FEDE E POESIA NEL TOMMASEO 425 sentir la disperazione di sè e d'altri negli eventi del proprio destino (« E i suoi terror seguirono - sempre,,i perigli miei"), passione stimolatrice dell'espiazione· e intimo desiderio di preservarsi da colpe foture, come in A Giovanetta, consolazione nella quiete imminente, animata sempre da un forte spirito di sacrificio (si rileggano due poesie, In morte di ·un bambino e Gl'ignoti, giovanile l'ultima, e senile la prima), dolce ricordo di leggende cristiane, appena un tenue filo di memorie attorno alla fede dei padri, o altrove una copiosa ondata di bramosia redentrice, nella propria vita come nelle terre lontane dalla fede: Di Cristo il sangue in questa, mal nota ancor, foresta non è piovuto assai. Oh Padre, e quando mai la podestà del brando sarà finita ? E quando saremo un solo ovile ?; tutti questi temi ricorrono nella lirica tommaseiana quale spunto, adesione, esperienza e manifestazione morale delle sue recise e risentite affermazione di fede, in ogni momento della sua vita, in ogni occasione, specie dopo le cadute, perchè allora: « sanguinante e sconfitto, • il nome di Cristiano ancora è bello ". Nè si può scindere la lirica religiosa da quella affettiva senza fraptumare una unità morale e ideale rigorosamente mantenuta dal Tommaseo fino negli ultimi anni di vita. Anzi avviene di definire « religiosa » una poesia che non esprime manifestamente motivi di fede, ma si raccoglie esternamente su argomenti di amori familiari o profani, appunto per quel fondo originario e determinante di religiosità che c'è in tutta la lirica tommaseiana, pur nella civile e sociale, in quanto « dispone gli affetti e ordina la carità». S'intende che questo stato germinante ha bisogno di ·passare attraverso complesse analisi di sentimenti (il Tommaseo padre della letteratura psicologica del decadentismo e del primo novecento), massimamente in quelli del poeta verso Dio, per poter arrivare alla poesia. Ora tutta l'opera poetica del Tommaseo, unitaria sotto il riguardo dei problema morale, soffre di scompensi se la si scorge nel dissidio compositivo tra i lunghi poemi narrativi e gli scarsi frammenti: saggi di esperienze metriche, ricordi privati, rapide suggestioni, e talvolta quelle prose poetiche che si incontrano nel Diario intimo, nella Scintille e nelle Memorie poetiche. Ma l'amore del frammento, isolabile nella prosa tommaseiana quale particolare gusto di sfogo sentimentale e di dettato letterario,. appare nella poesia (anche nelle novelle in versi) come una posi-
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