GIORGIO PETROCCHI stiche, e quando il Vigorelli scrive: « Non fu capace del sentimento di Dio, ebbe per Dio dei sentimenti: e l'unico suo merito - sul piano spirituale - è d'una intralasciata fede, d'una condizione ostinata alla fede », coglie all'esterno un carattere indubbio del Tommaseo, ma dimentica quanto sia autentico cristianamente, come interezza di essenza religiosa ~ di vita intima, questo terreno sentimento verso Dio, verso le sue creature, anche verso quelle donne che l'ossessionavano ma delle quali sapeva così sovente e così bene comprendere il fermento vivificatore. E si dice subito che il punto essenziale è nelle pieghe del suo spirito, nell'approfondire e colorire i moti dell'anima (« L'alma tua, che uscì peggiore - dai lavacri del dolore, - tremerà nel sole eterno, - d'esser nuda arrossirà), è per prevenirci a tempo debito di ogni spostamento di visuale in un campo tecnico-espressivo, essenziale alla formazione poetica del Tommaseo (così come al prosatore e al critico, chè anche il poeta non dimentica mai, lo vedremo in seguito, d'essere un linguista e un narratore). In più, preme aggiungere che nel poeta religioso ricorrono spesso - talvolta fino alla esplicita imitazione - i temi, gli argomenti e le forme della lirica religiosa due-trecentesca, seicentesca e anche romantica, manzoniana. Prevalente è, beninteso, la prima, n1a non scarso l'eco di ba~ rocchismi mistici: Di quel sangue che sul Golgota fu versato, e che zampilla dalla fonte dell'altar, io m'inebrio, e nel suo spirito lo vorrei dal mio stillar. Ma sono suggestioni letterarie che si risentono in quel Tommaseo innografo ed apologeta che abbiamo voluto sottovalutare rispetto a quello di Memorie sparse; La notte del dolore; Affetti, errore, ravvedimento; Voluttà e rimorso; cioè quando il poeta fa della religione l'arma difensiva nei sentirri.çnti e nella tenuta della vita d'ogni giorno, e in quel dissidio angoscia-fede, terra-cielo, risolve o semplicemente rammemora i pr6pri amori familiari, e, oltre a questi, l'abbraccio all'umanità: Memoria, fantasia, tutto è nel cuore: l'anima tutta è amore, dovunque è un uom .che spera e che desia ivi è la mia famiglia: la fede è patria mia, e l'Italia m'è donna e madre e figlia. Necessità del dolore (« Sempre il dolor le porte - a' piacer' veri aprio, - come tu sacra morte, - l'ali c'impenni a Dio»), tristezza assoluta nel
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