FEDE E POESIA N~L TOMMASEO gio (per noi assai più persuasivo e· ronclusivo), di Mario Marcazzan, è partito dai presupposti morali e psichici. Ma, al di là di contrastanti tesi, occorre pur vedere se le ultime decisioni critiche coincidano nei risultati: nulla ci pare più convincente che l'affermare quale istante di unità e di adesione di tutta l'opera tommaseiana (anche quella non letteraria, e pu_r le esperienze politiche, gli slanci di una psicologia in continuo fermento, le asperità delle irose polemiche, le tappe del progressivo spegnersi di un ardore sensuale di vita entro la sommessa ccespiazione », dietro le pupille senza luce) la vita morale. Essa è la rèmora del terriperamento e l'incentivo delle passioni letterarie, la leva delle decisioni pubbliche e la segreta consolazione dell'anima. È noto che, sul Tommaseo, le punte e gli ardori apologetici della critica cattolica hanno valso, in altri tempi, ad esagerare le tonalità di quel sentimento religioso, ma è necessario ripetere questa istanza e rivederla al lume della elaborazione della moralità tommaseiana, anche alla stregua di uno specifico esame della lirica del Dalmata. Non resterà che dimetterci da una tendenziosa valutazione del Tommaseo quale ve_rtice post-manzoniano della sensibilità religiosa del Romanticismo, rimpiccolirlo nelle proporzioni eroiche se non nella importanza artistica, immetterlo in una storia privata e in una letteraria che lo contengano senza comprimerlo. Non che egli non sia, a conti fatti, la più alta personalità poetica (e non solo in campo di letteratura religiosa) dal Manzoni al Carducci, ma lo scorgerlo e il -fermarlo nella scuola manzoniana, quale epigono ben drogato e scalmanato, falsa il carattere dell'uomo come anche gli aspetti della sua opera poetica. Manzoni e Tommaseo. Troppo l'uno aprì, compose,_ dispose, perchè l'altro se ne potesse discostare: come un fiume che magneticamente chiama i rivi remoti. Ma l'influenza manzoniana va circoscritta in insegnamenti di tono generale che il Tommaseo ascolta ma diversi.fica. E come le esperienze tecniche, se di lì si originano, colgono un colorito loro particolare e giungono ad altre conclusioni, così l'insegnamento manzoniano è più di stimolo che di complessa formatività etica, più d1 abbrivio che di regale compagnia. ccDal Manzoni - scrive il Marcazzan - il Tommaseo deriva la· convinzione che Dio va cercato in noi, oltre il fitto velo della nostra umanità greve del proprio male e di un male più antico». Innega~ile, ma fino ad un certo punto, oltre il quale occorre aggiungere che l'infrenamento degli impulsi moralistici del Tommaseo entro una solida legge, cosciente di armonizzare la vita e la poe,ia tra di loro, venne· piuttosto dal Rosmini. La vita morale si solleva ad ogni caduta dei sensi. Per il Tommaseo, così pesante di colpe terrestri, addensato giorno per giorno nei nuvoli di un aspro combattimento spiri-
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