IL MOVIMENTO TEDESCO DI RESISTENZA Per quanto- fosse dunque necessario che uomini dell'opposizione rimanessero nei loro uffici, in maniera,.altrettanto chiara risulta che la decisione era lasciata al singolo individuo, diveniva anzi questione di carattere. Come uomini dell'opPosizione rimasero al loro posto per debolezza di carattere, così vi fu chi rimase per ambizione, per un desiderio quasi morboso di « esserci », per la speranza di impedire che le cose peggiorassero - e infine vi fu chi rimase sospinto dalla volontà responsabile di arrivare a una rivoluzione. Proprio a costoro i quali sapevano quanto fosse stretto e pericoloso il loro sentiero e cbe misero a repentaglio un nome onorato nell'interesse del popolo, spetta il più alto riconoscimento per la disinteressata permanenza al proprio posto. Non tutti però avevano _la libera scelta; Goerdeler e Hassel furono allontanati dai loro posti (Berk se ne andò per destare l'attenzione dell'estero). Essi e tutti coloro· cui nel 1933 erano state disperse le organizzazioni, provarono che cosa significasse la mancanza di libertà di movimento e l'impossibilità dell'oricnp.- mento. Hassel riuscì ad entrare in un ambiente di azione semi-ufficiale; altri ,avversari dichiarati del regime, come Leuschncr, si misero, per lo, stesso motivo persino in contatto con un 'organizzazione delle SS. Nulla potrà caratterizzare le condizioni del terzo Reich meglio di un passo proprio come questo. Alla sua base stava la dolorosa convinzione che « vi si doveva stare con un piede » e che il sistema alla fin fine poteva essere combattuto con possibilità di successo solo con le sue stesse armi: doppio giuoco e finzione. Chi ha familiari i principi della generazione tedesca più vecchia, potrà comprenderne la tragicità: diventare disonesti per contribuire alla vittoria della verità e del ·diritto. Molte cose lasciano supporre che proprio in questo vi è uno dei motivi principali del finale fallimento dell'opposizione tedesca. Hasse] dice, in un punto, di Goerdeler: « Si vedeva che G. spesso era vincolato da concezioni molto p,,co moderne e che egli non capiva che il mondo si trasforma realmente (anche se con nostro rincrescimento) in una maniera che può ben essere regolata ma non impedita». Le forze rivoluzionarie veramente prive di ogni inibizione nel terzo Reich erano al potere e non nel movimento di resistenza. Sorge la domanda lino a che punto elementi conservatori, nel senso più elevato della parola, ed elementi tendenti a conservare lo stato in generale, siano capaci di mobilitare in sè forze rivoluzionarie o di servirsi con pieno slancio di simili metodi. Altretta~to importante della convinzione che solo dall'alto si poteva fare un putsch, è il fatto che la decisione concerneva un problema di potere: erano necçssarie al successo le baionette ed un'organizzazione di raccolta. Data la situazione, questa esigenza si adempiva solo mediante la Wehrmacht, la quale, per ragioni strutturali e tradizionali, poteva te-
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