~ ( 398 ERNST A. MESSERSCHMIOT tinuata su scala minore dal colonnello Hansen (Ufficio « Forze Armate » nel SD). Il punto di gravitazione esecutivo del movimento di resistenza passò però dopo l'estate ·1943 nelle mani del colonnello Klaus Schenk v. Stauffenberg. Questi divenne in quell'epoca capo di stato maggiore dell'Ufficio Generale dell'Esercito sotto la direzione del generale Olbricht so11a ricordato. Importantissima per le prospettive di successo del movimen'to .di resistenza fu la posizione di Stauffenberg quale capo di stato maggiore del comandante dell'esercito della riserva a partire dal giugno 1944. Stauffenberg, nato nel 1907 da antica famiglia cattolica della Germania meridionale, prese la carriera di ufficiale di cavalleria ed entrò presto nello stato maggiore dove era ritenuto altamente qualificato in tutte le questioni di carattere organizzativo. Nell'Africa 'settentrionale fu gravemente ferito, perdette un occhio, la mano destra e due dita della sinistra. ·Interessi spirituali lo avevano avvicinato a Stefan George, le cui liriche egli sapeva in parte a memoria («L'Anticristo»). La sua posizione nei confronti di Hitler aveva origini spirituali e la sua lotta ·contro di lui era ancorata nel cristianesimo. Il giudizio su di lui da parte degli avversari più decisi, dopo la sua morte il giorno stesso dell'attentato da lui compiuto contro Hitler, da parte cioè della commissione d'inchiesta delle SS suonava: « Un uomo ·universale, non un ufficiale unilaterale. Nella sua struttura elementare, intellettuale, spirituale e fisica egli era un vero nvoluzionario ». Fra gli ufficiali che fin dal princ1p10 fecero parte del movimento di resistenza, ricorderemo solo il generale feldmaresciallo v. Witzleben, il colonnello generale Kurt v. Hammerstein-Equord (capo dell'ufficio economico dell'esercito), come anche il giudice capo dell'esercito, dr. Sack. La parte importante avuta da altri generali ed ufficiali sarà accennata a suo tempo. .-. · La mente più notevole del settore civile del movimento di resistenza fu il dr. Karl Friedrich Goerdeler, nato nel 1884, ex-commissario del Reich per i p'rezzi e fino al 1937 primo borgomastro della città di Lipsia. Dopo la sua destituzione si legò strettamente alla ditta Robert Bosch (Stoccarda), il cui ambiente favorì lui e la sua attività nella maniera più generosa e gli rese possibili, fino allo scoppio della guerra, anche_lunghi viaggi all'estero. Per anni interi mantenne trattative con i rappresentanti di tutti gli ambienti politici ed economici interessanti in qualche modo il movimento di resistenza. Egli fu l'instancabile incitatore della resistenza, sempre ottimista (fu il suo « cuore », dice Schlabrendorff) e crebbe con il suo compito. Pechel, che gli era molto legato, accenna come elementi determinanti del suo carattere la religiosità profondamente morale unita alla saggezza ecònomica; nel suo libro ne riferisce prove convincenti, spe-
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