Quaderni di Roma - anno I - n. 4 - luglio 1947

RECENSIONI rivelano però sempre, affiancati, il poeta e il saggista, che di(ficilmcntc si conciliano nel narratore. Si diceva: il ponte tra la carne e l'anima è stretto e pcriglioso. !\fa è appunto per trovare questo ponte, indispensabile a un qualunque interiore equilibrio. che I-lesse lotta, come F:wst, pena b testa. F. il ponte, :illc volte. ci p.1rc sia proprio quel suo umorismo lirico e g:cntilc, nel quale con un po' di buona volontà i suoi conterranei d'elezione possono vedere riOcssa, come in uno specchio, la carezzala imma,t:inc della Svizzera. GUJS[PPE S.\JTO Pow,rnRYLoms, Aptrfu d'l1istoire iconomique r-ontemporai,u (1890-1945), Paris, Librairic dc ~16,. dicis, 1946. Delle quasi cinquecento pagine, ottanta narrano succintamente le viccncl('"economiche del mondo nel periodo 189<>•1919,altre ottanta quelle del periodo 1919.1929 cd infine le residue più che tre• cento s'att:mkmo a rievocare le non liete e tumultuose annate comprese tra la gr:rncle crisi borsistic:1 ncw•yorkese dell'autunno 1929 e b. :ipocalittica fine della seconda gucrr:i mondiale ncll':iprilc del 1945. L-i narr.l7ione è completata cb succinte note bibliografiche, non SC'mpre di (clice scelta; e eta quadri statistici wn i dati c>~nziali per nutrire la precedente narraz.ione con clementi di fatto in. con1rovcrtibili. Anzi attingendo ad una Tabella riportat:l a pag. 343 è po-. . ibile avere come una sintesi della evoluzione economica del mondo dal profilo ddla produzione. Il grano è passato d:1i 1.o66 milioni di quint:ili del 1Qt3 ai 1.651 del 1938; il caffè dalle 1.213 migliaia di tonnellate cld 1913 alle 2.270 del 1938; lo zucchero dalle 17.500 migliaia di tonnellate del 19L'3 alle 27.000 del 1938; il cotone dalle 4.812 migliaia di tonnellate del 1913 alle 6.240 del 1938; le fibre :utificiali d-ille 13 migliaia di tonncllate del 1913. alle 8()6 del 1938; il carbone fossile dai 1.214 milioni di tonnellate del 1913 ai 1.225 milioni del 1938; il petrolio d:'li 385 milioni di barili del 1913 :ii 1.971~ del 1938; l'alluminio dalle 64 migliaia di tonnellate del 1913 alle 581 del 1938; le: automobili dalle 000 mila del HJl3 alle 4.021.000 del 1938. Se ogni a!tra notizia della vit:i economica mondiale degli ultimi venticinque anni andasse perduta, ma restassero solo questi pochi dati, essi sarebbero su{fi. cienti :'Id avere una idea. della rivoluzione che nel periodo 1913.38 il mondo h:'1 conosciuto, passando dnll'età del cotone a quella della fibra artificiale, dall'età del carbone a quella del petrolio, dall'età del ferro e quella dell'alluminio e delle l<'ghe leggere. E che dire dell'incremento meraviglioso della produzione dello zucchero ? Essa riveste un profondo significato, svelando tutto un r3dicale c:'lm• biamcnto nell 'alimcnta1.ione e nei costumi dclla gente. Ln rivoluzione s'estende dal c:i:mpo produttivo a quello dell'ener~ia motrice, do,•e la percentuale p10\'eniente dall:1 utilizzazione del c:trbone scende da 87 % nd 1913 :'I 69 % pc) 1935 1 mentre la quota dell'energia derivata dal petrolio sale d:i 7 % :i 23 % e quella della cnergi:t derivata d:illa forza idraulica sale dal 2 % al 7 %· Ed anche nei trasporti marittimi :'li velieri succedono i piroscafi cd a questi le motonavi. Nel 1914 1'88 % dei trasporti marittimi avvC'niv:'lno a carbone, 1'8 % a vela, il 3 % a nafta; nel 1938 a vela la percentuale era di 1 %, a carbone del 46 %, a nafta. del 52 %- Con simili clementi a disposizione uno scrittore abile può a lungo tener dcsl3 l'attt'nzione del lettore e persuaderlo che gr:'lndi cose, nonostante le guerre. sono state htte dall'umanità in campo economico nell'ultimo mezzo secolo. Il Pommcry si preoccupa di inculcare nel lettore anche un"altra i<lea e cioè questa: i grandi progressi del XIX secolo unanimemente ~no attribuiù al trionfo dclb libertà economica; i progressi ciel XX si de\'ono ancora a qud tanto di libertà economie.a che le di1. tature, le tirannie, le economie dirette, Je pianificazioni, le guerre non sono riuscite ad eliminare. Questa è la tesi del Pommcry S\'Olta nel suo Panorama. Ma è difficile dire ad uno che qualche cosa conosce in argomento. se il lettore profano potrà essere persuaso a lettura terminata. Le pagine dedicate ali 'esperimento Roosevelt, quelle relative al comrollo germanico e quelle sui • piani • russi non sembr:mo registrare solo d<'gli insuccessi - s"intende sul puro piano eco• nomico -. Ora il Pommery non s·accorg,: che la tesi arcinota ddl:t solidarietà tra liberalismo e liberismo non è più difesa nemmeno dai liber:tli. Ed allora ? Se J3 solidarietà vien meno, pcrchè co:-truire una storia per amareggia're gli uomini con la tesi che solo d:t un ritorno - del rClllOfan. tJstico - alla piena libertà economica tornera nel mondo il benessere e la pie,u Hbcrt:ì politica ?

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