Quaderni di Roma - anno I - n. 4 - luglio 1947

IL PROBLEMA BIOLOGICO NEL PENSIERO ODIERNO condensazione e dispersione, di scambi ionici e di attrazioni e repulsioni elettriche e che ha sembrato, per un momento, illuderci di essere giunti a una soddisfacente ricostruzione dei più minuti segreti della compagine cellulare. Dove appunto, nell'ambito di strutture microscopiche, entro uno spazio di pochi micron assistiamo a possibilità arcane di complicatissime reazioni, talora contemporanee e antitetiche. E sembrò un trionfo del fisicismo biologico quando Buchner potè riottenere in vitro, da un pressato nel quale ogni elemento vivo era ormai escluso, quelle reazioni fermentative, che, sino a quel momento, erano apparse una peculiarità esclusiva delle cellule viventi del lievito. Oggi, a un secolo appena dalle prime intuizioni sull'importanza vitale del protoplasma - in quelle cellule, il cui segreto era stato sino allora attribuito alla morta membrana - l'applicazione dei metodi più recenti della fisico-chimica, lo studio del comportamento roentnografico, l'analisi dell'anisotropia ottica, ecc., ci consentono di individuare strutture, di determinare architetture e forme, al di là di ogni possibilità di diretta indagine microscopica. D'altro lato, il primitivo processo cosiddetto di combustione respiratoria si risolve oggi, alla luce dei magnifici progressi della chimica biologica, in una successione estremamente comples-sa di reazioni - scissioni, decarbossilazioni, deidrogenazioni - che dalla grossa molecola iniziale .del glucosio conducono ai semplici prodotti terminali dell'anidride carbonica e dell'acqua, con l'intervento di una concatenata serie di sistemi enzimatici < 3>. E in esse trovano posto alcune di quelle vitamine (la tiamina, l'amide nicotinica, la riboflavina del complesso B) la cui azione era rimasta, come quella delle vitamine in genere, lungamente velata di oscura incertezza. E, mentre sempre più complessa ci si viene svelando la compagine delle reazioni che costituiscono il substrato delle varie funzioni, sempre più evidente ci appare anche, al tempo stesso, la possibilità di riferire i più diversi momenti funzionali e le più diverse manifestazioni morfologiche dell'essere vivo ad uno sfondo di determinati sistemi chimici. Uno dei capitoli più singolarmente suggestivi, fra i tanti che potremmo ricordare, è quello che localizza su poche molecole di costituzione chimica e di conformazione spaziale ben definita i fattori che intervengono a determinare la differenziazione gametica e l'orientamento sessuale nelle alghe. (3) Tutto il complesso di reazioni di cui il protoplasma è sede e che costituiscono il fondamento delle manifestazioni più propriamente vitali è condizionato dalla pres<'nzadi speciali agenti cataliuici ebborati dalla cellula stessa e che, :1 somiglianza dei catalizzatori inorganici, consentono la possibilità di re:izioni, non ottenibili in vitro (quando pure si ottengano) se non a temperatura e in presenza di rcalti\'Ì incompatibili con la \'Ìl'.l della cellula. Tali c:tt:1lizzatorisono gli en:;imi.

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