CRITERI POLITICI DELL'ORGANIZZAZIONE ECONOMÌCA 351 Intorno al piano economico. ~ Dev'essere chiarito che nella realtà storica ogni economia agisce sempre in modo più o meno avvertito secondo un piano economico centi;;ile. Quando uno Stato protegge l'industria o l'agricoltura, quando attua una politica dell'emigrazione, quando disciplina l'attività sindacale, quando accorda premi o distribuisce i carichi fiscali o decide un certo programma di spese pubbliche, e così via, quando dunque agisce in campi che nemmeno il più astratto liberista disconosce essere di sua competenza, nella sostanza delle cose opera vo~ lontaristicamente nell'attività economica, secondo un piano più o meno completo, più o meno scevro di contraddizioni interne, più o meno rigido: L'interdipendenza dei vari settori economici porta già da un punto di vista tecnico alla necessità di collegare tra loro i vari provvedimenti coi quali lo Stato agisce nella vita economica se si vuole evitare che essi risultino contraddittori e tra loro controperanti, determinando posizioni di inerzia e di contrasto, che annullano l'efficacia e la utilità della azione pubblica, di cui la società sopporterebbe il costo senza averne un adeguato ·vantaggio. Ma la necessità del piano appare indeclinabile se si assume come scopo desiderato e dichiarato dell'azione politica quello della realizzazione di una maggiore giustizia sociale. È ormai chiaro agli economisti del nostro tempo che la distinzione tra produzione e distribuzione dei beni ha un valore prevalentemente logico e strumentale ai fini dell'analisi del complesso fenomeno economico, cui non corrisponde in concreto la possibilità di scindere il fenomeno stesso in due momenti aventi esigenze distinte. La distribuzione dei beni condiziona la produzione e la produzione influisce sulla distribuzione e qualsiasi programma di ripartizione dei beni importa un programma di produzione. La questione non è dunque se un piano economico debba essere formulato; ma piuttosto quella di quali siano gli organi chiamati· alla formulazione del piano, della estensione del piano e dei mezzi di attuazione òi esso. Quali siano gli organi adatti alla formulazione del piano economico è problema di ordine costituzionale, e può essere accantonato in questa sede. A titolo di orientamento ricorderò che un partito politico che si inspira alla dottrina sociale cristiana ha proposto da tempo l'istituzione di un Consiglio Nazionale deJla Economia o della Produzione, composto dai rappresentanti degli imprenditori, dei tecnici, dei lavoratori e dei consumatori. A questo organo dovrebbe essere demandato il compito di studiare e di discutere dal punto di vista tecnico il piano ed i provvedimenti di esecuzione di esso: mentre la decisione ultima dovrebbe spettare alla rappresentanza politica espressa nel Parlamento. In attesa di questi
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