EZIO VANONI società, sia in quanto la loro direzione è attribuita in modo esclusivo ad organi politici non sufficientemente limitati nella loro ·azione da altre forze, tra cui importante potrebbe essere la consapevolezza morale degli investiti dell'autorità pubblica; b) a realizzare la migliore organizzazione produttiva dal punto di ~ista sociale; • e) a garantire a tutti i consociati un minimo (il più elevato possibile in rapporto alle condizioni della società) di soddisfazioni. Sia l'economia assolutamente libera sia l'economia interamente socializzata non realizzano un minimo di questi scopi. Non li realizza la economia libera, oltre che per le ragioni già accennate, anche perchè nella presente situazione di enorme disuguaglianza nella ripartizione della ricchezza vi è uno squilibrio nel possesso delle forze operanti nella so- . cietà libera, che promette di accentuarsi nel tempo e di. portare all'asservimento della gran parte degli uomini ai detentori del potere economico. Non li realizza la società socialista, perchè vi è continua la possibilità che l'attribuzione del potere politico e del potere economico allo stesso organo, cioè agli stessi uomini, porti alla soppressione di ogni libertà individuale, quando gli uomini investiti del potere pubblico non siano in ogni momento coscienti dei loro doveri morali e politici; nè si è fin qui formulato uno schema di istituzioni politiche che dia sicura garanzia contro la possibilità di abusi irrimediabili. Quanto più cresce l'educazione morale e politica della società, tanto minori sono i pericoli di abusi, ma nel nostro tempo sarebbe pericoloso affidare i più sacri diritti della persona umana a pochi uomini di cui non è sicuro l'orientamento morale, in un ambiente di insufficiente educazione politica, tardo quindi nei riAessi e nelle reazioni. Nel nostro tempo un minimo dei finr7opra chiariti pare possa essere raggiunto da una organizzazione che si ponga come intermedia tra gli schemi discus'si. Dell'economia socializzata lo schema che si propone assume e sottolinea la opportunità di un piano centrale di produzione, la necessità di eliminare le posizioni di strapotere economico pericolose politicamente e dannose socialmente, di ridurre la disuguaglianza nella ripartizione della ricchezza, di fare del lavoro il protagonista dell'azione economica: dell'economia libera lo schema intende utilizzare l'iniziativa individuale, in primo luogo come elemento essenziale di difesa della libertà dei singoli e come manifestazione della responsabilità dell'uomo nella società, in secondo luogo come strumento di risoluzione dei problemi produttivi nell'ambito del piano adottato.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==