Quaderni di Roma - anno I - n. 4 - luglio 1947

LABEONE E CAPITONE TRADIZIONALISMO E CONFORMISMO NEI GIURISTr I giureconsulti dell'età augustea, Labeone e Capitone, c i appaionolegati come antagonisti nel campo giuridico, come nell'atte ggiamento p<>- litico. L'uno irreducibilmente fedele alle libertà repubblicane , l'altro prono all'autorità ed ai voleri del principe (TACITO, Ann., III, 75: namque il/a aetas duo pacis decora simul tulit: sed LAbeo i11corrnptalib ertate et ob id fama celebratior; Capitonis obsequium domi11antibus magi s probabatur); l'uno presentato come fondatore della scuola proculeiana ed eccellente per ingegno ed originalità, l'altro come fondatore della s cuola sabiniana e piuttosto conservatore (PoMP., D. 1, 2, 2, 47: hi duo primum veluti diversas sectas fecerunt: 11amAteius Capito in his quae ci tradita f uera11t perseverabat; LAbeo ingenii qualitate et fiducia doctri11ae , qui et ceteris operis sapientiae operam dederat, plurima innovare institu it). In questa duplice luce sotto cui si prospetta l'antagonismo vi è un rilievo singolare. Labeone, l'uomo dall'i11corrupta libertas, è accusato dal suo avversario, che pur ne riconosce l'alta dottrina, di essere insensibile ai tempi nuovi ed irrimediabilmente attaccato alle for ze del passato, tt.<queeo ut divo Augusto iam principe et rem publicam o btine11teratum tame11 pe11sumque 11ihil haberet, nisi quod iussum sanctu mque esse in Roma11is antiquitatib11s legisset (GELL., Noct. Att., 13, 12); ebbene, secondo Pomponio, che scrive quando ormai la storia nel vol ger cli un altro secolo ha dato assestamento e consolidamento ai giudizi, lo spirito innovatore è proprio Labeone, mentre Capitone non fa che perseverare in his quae ei tradita fuerant; ed anche da altre testimonianze appare come Capitone amasse attardarsi in disquisizioni storiche ed anti quarie, ove si perdeva l'originalità del pensiero giuridico (MAcR., Sat., 7, 13). Nell'apparente inversione di termini vi è una profonda corrispondenza. La famosa sensibilità di Capitone al nuovo regime altro non è che conformismo; e semplice conformismo è anche il restar aderente agli schemi tralatizi. L'indipendenza di carattere di Labeone ben si confà

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