Quaderni di Roma - anno I - n. 4 - luglio 1947

GIORGIO CURTI GIALDINO e direi la colpa in un atteggiamento inaridito e scettico, quale è quello del suo redattore, incapace di agire se non per un capovolgimento di valori; c'è dunque una via possibile dì salvezza. Ma c'è insieme la volontà dì radicarsi nel male, forse l'impossibilità di uscirne, la gioia di affondapi nel fango, la spinta, comune a quasi tutti i personaggi di Dostoje~kij, a fuggire quel bene intravisto che si sente, e l'umiltà che si traduce in umiliazione, in una voluttà del tormento di se stessi, m quella um_iliazione che è orgoglio, come abbiamo visto in Kierkegaard, e che è sempre nella sua massima espressione una rivolta dell'Io a Dio. Forse l'impossibilità di uscirne, ho detto; leggiamo: cc Questi quadri, proprio questi quadri ci vogliono per te ! - pensai tra me sebbene avessi parlato con tutto il mio sentimento ... Verso la fine del discorso io mi ero veramente riscaldato e il mio amor proprio ne soffriva ». L'uomo del sottosuolo ha parlato, come egli stesso confessa, col cuore alla mano; trasportato dall'impeto del sentimento ha richiamato le care immagini di un tenero affetto ad una fanciulla sventurata che la vita ha ridotto alla prostituzione; ha detto cose vere, cose buone: ccVerso la fine del discorso io mi ero veramente riscaldato ed il mio amor proprio ne soffriva ». Da tutti questi elementi mi convinco che non ci si debba arrestare al Dostojevskij di Cestov: se la realtà è questa (ma quella degli uomini positivi) non rimane altro che sbattere la testa contro il muro, non accettare, non rassegnarci, ma cclugere et detestari ». Non credo che Dostojevskij si fermi qui: c'è per lo meno il sospetto che non quella sia la realtà, ma un'altra, quella religiosa e della fede che la trasforma, la rivaluta, le dà il vero significato contro il rifiuto che in principio ne fa l'uomo del sottosuolo. Questi in effetto nega il mondo e la vita perchè ne ha la visione falsa dell'uomo positivo: se la realtà è la- realtà dell'uomo positivo che crede nel progresso, non c'è altra via che rifiutarla, non c'è che l'assurdo da tentare, ribellarsi ai consigli della ragione, picchiare la testa contro il muro. Ma non è questo il mondo. Questo mondo è già stato svuotato, non c'è posto in esso se non per il calcolo dell'utilità ! Il mondo è quello di Lisa che si concede per amore, quello della bambina che piange nel ccSogno di uomo strano", quello delle povere note della ccRagazza mite " che si erano rotte per un colpetto di tosse. Già, dopo aver buttato giù pagine di giustificazione, l'uomo del sottosuolo sente di mentire: « Non credo nemmeno ad una, una sola dellé parole che ho messo sulla carta>>. Gli altri gli potrebbero dire: ccVoi volete veramente dire qualche cosa, ma per paura nascondete la vostra ultima parola ... Vi vantate di avere coscienza, ma esitate soltanto perchè, sebbene la vostra intelligenza lavori, il vostro cuore è corrotto fino nel

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