IL PROBLEMA RELIGIOSO DI OOSTOJEVSKIJ fino all'infinito. È questa infatti l'essenza di qualsiasi coscienza e riflessione». A proposito delle « Memorie » una prima domanda che è necessario porsi dovrebbe tendere a precisare la posizione di Dostojevskij nei confronti del suo eroe, fino a qual punto cioè le paradossali riflessioni dell'uomo del sottosuolo rispondano ali 'intimo atteggiamento spirituale dello scrittore. E la domanda allora si sposta direttamente sul significato che esse «Memorie» contengono, sul valore dell'uomo del sottosuolo; e il problema formale del perchè quelle riflessioni si esprimano in accenti d'ironia diviene il primo e principale problema. Ci si domanda soprattutto se in fondo altro non vi sia che quel senso sarcastico che mina le stesse conclusioni raggiunte, se tutto si risolva in una beffa e in una paradossalità. Rintracciare quindi il vero uomo del sottosuolo, anche sulla scorta della breve nota che Dostojevskij premette alle «Memorie» e che viene generalmente ignorata, varrà renderci ragione del suo atteggiamento ironico, e insieme ritrovare quella rispondenza cercata del personaggio all'autore. Bisognerà dunque completare d'altri clementi e ridare nella sua complessità la fisionomia di quello strano individuo che par piangere e ridere insieme, ma del quale già si son potuti notare, attraverso un passo significativo, i tratti di una sofferenza che totalmente lo impegna e che si traduce in una forma di scetticismo. Ora tale negativo atteggiamento dell'uomo del sottosuolo si complica, e vi si aggiunge la coscienza dell'impossibilità di rimanere su un piano di negazione, coscienza che si esprime ancora in termini negativi. La ricerca di un senso e di un valore della vita che aveva determinata la prima negazione, conduce alla condanna di tale negativo, fatta di nuovo negando, perchè la positività da porre in sua vece non è posseduta, ma soltanto avvertita. Se il sottosuolo Qegativo viene respinto, cioè, ad esso si contrappone soltanto qualcosa che non ha nome: « Mentisco perchè io stesso so, come due per due, che non il sottosuolo è per il meglio in linea generale, ma qualche altra cosa assolutamente diversa che io desidero ardentemente, ma che non troverò mai ! Al diavolo il sottosuolo"· Ancora: « Io non credo nemmeno ad una, una sola delle parole che ho messe sulla carta. Cioè forse anche ci credo, ma nello stesso tempo, non so perchè, sento e sospetto di mentire come un calzolaio ». Tale è dunque una prima conclusione raggiunta: siamo in una piena e palese contraddizione che è poi quella in cui Dostojevskij stesso si muove, e che rappresenta, come meglio sarà chiarito nell'esame più vicino delle «Memorie», la chiave che dà il modo di interpretare le medesime. Che cosa cerca alla fine l'uomo del sottosuolo se non il valore della
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