Quaderni di Roma - anno I - n. 3 - maggio 1947

NOTE OI CRONACA 293 sinù, G. Caste/11uovo, G. Chiavacci, E. Codignola, A. Doni11i, G. De Ruggiero, G. T>eVito, F. Flora, L. Foscolo Benedetto, A. Galletti, A. Gatto, M. Gi11a,A. Levasti, A. Loria, Valeria Ma/aguzzi, C. Marchesi, A. Momiglia,io, E. Mo11ta/e, U. G. Mondolfo, N. 01tok11r, G, Peyronel, G. Perticone, L. Russo, A. Sapori, L. Salvatore/li, G. Trofi, M. Valgimigli, A. Viscardi, M. Vi11cig11erra. Hanno anche firmato il manifesto le Federazioni milanesi dei seguenti p artili: Partito d'Azione; Partito Comu,iista italia,io; Partito Liberale italia11 0;Partito l<ep11bbliC11nu it11/ia,,o; Partito Socialista italiaflo; Partito Socialista itali aflO di r111ità proletaria; e le seguenti Associazioni: Auoc. Naz. Partigia,,i; Auoc. Professori Medi; Comitato Culturale Mi/a, iese della Federazio,ie socialista; Fronte della Cultura; Fro,ite della GioventtÌ; Unione Don,ie ltalia11e. PER LA LIBERTA' DELLA SCUOLA Per eviiare confusione di idee e di termini riguardo alla libertà della scuola , propugnata da cosl larga parte dell'opinione pubblica italiana, in. un momento in cui è doveroso guardare con tulta serenità ai massimi problemi della ricostruzio ne morale del Paese, uomini che nella scuola e per la scuola vivono e operano, desiderano riaffermare i seguenti principi: 1) La libertà della scuola elementare e secondaria è fondata sul naturale diri1to della famiglia a educare i propri figli secondo le proprie convinzioni e a d affidare la loro educazione a persone e istituti di propria preferenza, e altresl sul diritto di ogni uomo e di ogni associazione a professare pubblicamente il proprio pensiero, conforme alle legiuime esigenze della persona umana, e ad educare in es so le giovani generazioni. 2) La libertà della scuola universitaria è fondata sul rispetto della libertà nece ssaria all'espressione del pensiero e allo sviluppo della ricerca scientifica, a l di là e al di sopra di ogni estraneo intervento. 3) L'istruzione è una funzione di interesse pubblico, ma ciò non comporta che essa funzione appartenga esclusivamente allo Stato, bensl che, da chiunque esercitata, sia soggetta alla sua vigilanza, affinchi: non sia volta a fini di speculazio ne ma di pubblico servizio. Come a custode dell'utile collettivo, incombe infaui allo Stato il dovere di vigilare tutte le scuole per quanto riguarda l'ordine e la moralità e di assicurare la serietà degli studi per mezzo di esami di stato, a parità di condizioni per tutti gli alunni da qualunque scuola pro,•engano. 4) È compito altrcsl dello Stato fissare i termini ai quali deve pervenire b preparazione intellettuale e professionale dell'alunno lasciando libera pe r altro la scelta dei progrsmmi nella loro panicobri1:\ e dei metodi didattici.

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