Quaderni di Roma - anno I - n. 3 - maggio 1947

NOTE DI CRONACI forze e di uomini retrivi incapaci di rappresentarla, e che mentre frena iniziative generose, tende a fa"orire l'interesse privato e a perpetuare il disordine e l'arbitrio a danno della serierà degli studi, degli interessi del Paese, dell'autorità dello Stato. Denunciamo altresì • 1a preoccupante pratica, introdotta in questi ultimi tempi mediante un accorto uso di provvedimenti amministrativi, a favorire gli interessi ~della scuola privata ai danni della scuola pubblica. ~ Principio essenziale di ogni democrazia è il diritto del cittadino alla istruzione, diritto che è insieme condizione di vita della democrazia stessa. Ma al diritto del singolo, che s'innesta nell'esigenza della c.omunir,,, corrisponde il dovere dello Stato, dovere non alienabile e non trasmissibile in quanto tale, anche se possono essere trasmesse alcune funzioni particolari e se l'iniziativa privata debba essere riconosciuta. Tale dovere impone allo Stato: 1) di garantire cli fatto a tutti i cittadini con assoluta parità di diritti tutta l'istruzione secondo la loro capacità, estendendo e assicurando l'obbligatorietà gratuita dell'istruzione e provvedendo all'istituzione di borse di studio e alla fondazione di convitti per i giovani meritevoli, di condizioni disagiate. 2) Di definire e concretare la funzione sociale e civile della scuola, con una legislazione che assicuri la libertà, la serietà, la severità e l'efficacia degli studi, la loro aderenza agli indirizzi della libera cultura e alle rinnovate esigenze della vita nazionale, derivanti dalla vasta partecipazione delle masse popolari all'opera cli ricostruzione. 3) Di diffondere con ogni mezzo la cultura popolare e professionale, favorendo in tal senso le iniziative private. 4) Di promuovere e cli sostenere la ricerca scientifica di ogni campo, ponendola in grado di contribuire largamente al progresso civile del Paese. 5) Di assicurare la dignità e l'ordine della scuola pubblica, dedicandovi tutte le possibili risorse del bilancio e garantendo agli insegnanti una situazione giuridica ed economica co:rispondente alla loro alta funzione e una sempre più larga partecipazione al reggimento della Scuola. 6) Di ricondurre la scuola non stat~li:,--allnsua originaria legittima funzione di iniziativa privata culturale: a tal fine lo Stato deve avocare ai propri organi diretti l'autorità di accertare l'idoneità di ogni cittadino ad accedere alla scuola governativa e a conseguire i diplomi di studio, la cui concreta validità sociale non può essere garantita se non dallo Stato. li risanamento della vita della Scuola, il riconoscimento e l'attuazione del suo compito civile e sociale, il rafforzamento della sua serietà ed efficacia pratica e scientifica, il rinnovamento e la circolazione della cultura in tutti i ceti, con l:i collaborazione della libera iniziativa privata, sono le condizioni prime della ricostruzione materiale e morale del Paese, di cui lo Stato democratico, come centro della volontà di rinnovamento di tulta la l\1azione, deve assumersi la diretta responsabilità. Da un'azione decisiva, energica in questo campo dipende l'avvenire del Paese, la sorte dei suoi figli. Benedetto Croce, V. E. Alfieri, C. Alvaro, V. Ar1111gioRuiz, A. 131111/Aì,. Bertolino, F. Rernini, P. Calamandrei, U. Campagnolo, ,l. Capitini, ;/. Casati, G. Cas-

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