:-OTE DI CRONAC.\ 291 Per il raggiungimento di questi fini il primo compito che ci si prospetta è naturalmente quello di aniare l'organizzazione della nostra Associazione, della quale pensiamo che debbano essere chiamat1 a far parte: n) gli insegnanti di ruolo e non di ruolo, pubblici e• privati, di ogni ordine e grado; b) gli studenti universitari e delle scuole medie di secondo grado; c) tutti coloro, persone cd enti, che si interessano dei problemi della scuola. )-on appena costituiti questi nuclei si passerà allo svolgimento di attività concret a. Conferenze, dibattiti, stampa su tutti gli organi aperti ad accogliere le nostre idee (fino a quando l'Associazione avrà un organo proprio) saranno tutte manifest :1zioni iniziali di ,1it:i che scn·iranno a popobrizzarc la nostra iniziativa e contribuiranno con ciò stesso al sorgere di una struttura organizzativa. Vi esortiamo dunque ad iniziare il nostro lavoro avendo soprattutto di mira la preparazione del Convegno Nazionale, che patrebbe essere tenuto, speriamo , alla fine dell'anno. Con auguri di buon lavoro. Dina Bertoni-/ovi11e, Walter Bi1111i,Giulio Buuicci, Velio çantimori, Aldo CafJitini, Tullia Carettoni Romag110/i, Emma Castelnuovo, Ugo Caletti, Ernesto Codig110/a, Pasquale D'Abbiero, Ernesto De Atfartino, Antonio Duranu, Giorgio Gra~ 11ata, Francesco /ovine, Franco Lombardi, Giuseppina Lombardo-Radice, Conc etto .'1archesi, Gasto11eMa11acorda, Angelo Monteverdi, Carlo Muscetta, /3n1110 Nardi, Gabriele Pepe, Giuseppe Petro11io, Luigi Russo, Giova1111iBauista Sali11ari, Mario Sansone, Natali110 Sapeg110, Salvatore Sa1·chio10, Guido Vemoni. Rnm.1. 2 ouohre 1946. Pl·.R LA lllFFS.\ F. LO S\.ILUPPO Dl'I.I.,\ SCUOLA La ricostruzione della vita economica e ci,·ilc <lei P:-icsc.l'instaurazione e lo s,·iluppo di un regime democratico che assicuri alla Nazione il progresso, la pace , l'indipendenza, la libertà, la giustizia fattiva di un'umana cultura, esigono che la scuola sia restaurata nella• sua dignità morale, nella sua funzione civile e nella sua serietà didattica, così che la gioventù ,·i apprenda con la coscienza del mondo, delle v icende e delle creazioni umane, il do,·ere dell'opera comune cli ci,·iltà e se ne procu ri gli sJrumcnti. Se l'Italia deve sorgere in libera democrazia, per il larnro comune dei cittadin i, la scùola deve rinascere purificata. E ciò deve essere opera non solo dei legislat ori e dei maestri, ma di tutta la Nazione. Noi facciamo perciò appello a quanti ha nno amore di Patria, rispetto al sapere, cura elci propri figli e della loro sorte, a qualunque ceto, partito o fede appartengano, perchè si stringano attorno a noi per la di fesa e lo sviluppo della Scuola Nazionale democratica. Decisi a. un'azione aperta e con• creta già fin d'ora denunciamo i segni di una pericolosa politica scolastica che, lungi d:111':1prirela scuola al!n rinno,·:n:1 coscirnza nazionale, vi riconferma l'autorità di
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