« ÉTIENNE GILSON, ACC.\DE~!ICO DI FRANCIA» ginalità di un pensiero che seppe trovare il suo campo di attività autonomo e quivi compiere le sue affermazioni. Precisata così questa realtà storica, cade del tutto anche l'interpretazione che vorrebbe fare della filosofia cristiana una semplice ripetizione del pensiero greco. Non c'è infatti chi sostiene che pur con una piccola differenza, gli angeli tomisti non sono altro che i motori immobili di Aristotele ? Appare invece evidente che ~. Tommaso e Duns Scoto non sono dell'Aristotele mal compreso e s. Agostino non ripete soltanto Platone. Essi ripensarono, secondo una loro particolare tendenza, i problemi che offriva il pensiero greco, la tradizione cristi,rna e le varie influenze registrate nei secoli medievali. Le soluzioni a cui essi arrivarono - qualunque esse siano - hanno una loro importanza storica e formano appunto l'interesse della filosofia cristiana del Medio Evo. Continuando nella sua progressiva scoperta del mondo medievale, il Gilson arriva così ad isolare i principali pensatori cristiani. A questi· dedica particolari monografie in cui si sforza di stabilire in che cosa consista il contributo effettivo che essi diedero al pensiero umano. Se per comprendere lo spirito della filosofia medievale è necessario comprendere la scolastica, non c'è dubbio che per comprendere l'originalità di lJuesta bisogna interpretare il tomismo. Da questo quindi il Gilson incomincia i suoi studi monografici nel 1920 (Le thomisme - Introd11ctio11a11système de S. Thomas d'Aqui11, Strasburgo; 4• ediz., Parigi, Vrin, 1942; S. Thomas d'Aq11i11, Parigi, Gabalda, 1925, 6' ediz. 19.p). Egli precisa che la filosofia tomista è dominata da due condizioni: la distinzione tra fede e ragione e la necessità del loro accordo. Dopo aver notato quanto s. Tommaso fosse curioso di estrarre dalle differenti filosofie le più diverse anime di verità che esse contenevano, egli sempre abilmente distinguendo i vari problemi, dimostra come il suo pensatore, p11·r assegnando nel campo del pensiero una parte rilevante alla filosofia propriamente detta, abbia tuttavia separato da questa una teologia che, differente da quella rivelata, egli chiama naturale perchè elaborata esclusivamente dalla ragione. 'A suo parere è questo il campo in cui s. Tommaso ha con maggiore profondità elaborato il suo pensiero e nel quale ha mani. fcstato tutta la grandezza del suo genio. Se nel campo della fisica o della fisiologia s. Tommaso non fa che ripetere Aristotele, invece egli è soltanto se stesso quando indaga l'esistenza di Dio, la genesi delle cose, il 1oro ritorno verso il Creatore. Della originalità del sistema tomista il Gilson mette in luce la ricchezza e l'equilibrata armonia senza trascurare di spiegare come fra i contemporanei, appunto per questo suo carattere eh novità. abbia suscitato tanto stupore e tanta inquietudine. 1ella limitaz10ne che s. Tommaso poneva alla ragione circa la sua possibilità di intervenire
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