Quaderni di Roma - anno I - n. 3 - maggio 1947

ISTINTO, FINALITÀ, INTELLIGENZA porre nel nido degli animali vivi ? Ma questi, dopo qualche tempo, muoiono, e le difficoltà rimarrebbero come nel primo caso, colla differenza anzi che, durante il tempo in lui gli animali sono in vita, potrebbero, muovendosi, recare danno alle uova. Come fare allora ? La soluzione data dall'istinto supera realmente ogni aspettativa. L'Ammofila depone nel nido animali che, allo scopo, partecipano sia delle proprietà della vita, sia della proprietà della morte; in altre parole, essa depone nelle cellette animali completamente anestetizzati, i quali, essendo vivi, non vanno incontro alla putrefazione, ed, essendo privi di ogni movimento, non possono recare danno alle uova. La soluzione è veramente geniale; ma il modo come si attua è ancora più sorprendente. La vespa possiede un lungo pungiglione, ripieno di sostanza anestetizzante. Essa ne fa uso come il più esperto chirurgo, e mostra apparentemente di conoscere l'anatomia delle sue vittime, giacchè inAigge loro una puntura esattamente nei gangli nervosi. Infatti, le Ammofili che paralizzando le larve di farfalle, che hanno un solo ganglio nervoso per segmento, praticano una nei gangli nervosi. Infatti, le Ammofili che paralizzano le larve di di Coleotteri, le quali hanno i gangli ammassati in l!na sola regione fra il pro e il mesotorace, fanno una puntura sola, appunto in questa regione; e, finalmente, le Ammofili che colpisCOf!Oi ragni, i quali hanno i centri nervosi nel torace, praticano una puntura in questa parte del corpo, ma in direzione dal basso all'alto, perchè così richiede la costituzione della vittima <6>. È possibile che tutto ciò avvenga casualmente, senza che vi sia una intelligenza che ha conosciuto il fine, valutato i mezzi e disposto questi in modo àa raggiungere quello ? Ma consideriamo un ultimo es-:mpio. Le formiche africane della specie Anomma arceus dimostrano una abilità straordinaria nell'arte di costruire ponti. Ecco come ciò avviene, secondo testimonianze oculari riferite dall'Hingston. Un'armata di formiche in marcia trova la via sbarrata da un ruscello. Se si vuole proseguire, non rimane che abbandonare la direzionG intrapresa. Ma non è questo il piano delle formiche. Esse sono dirette in direzione trasversa al corso d'acqua, e tale direzione intendono mantenere. Non c'è allora altro mezzo che qudlo di costruire un ponte; impresa non facile per esseri cosl minuscoli come le formiche. Eppure esse vi riescono, grazie al loro mirabile istinto. Una di esse ha scorto un ramo sporgente sul corso d'acqua. Vi si arrampica frettolosamente, e si afferra con le mandibole al margine di (6) J. Ht-.:11.1 FABRE, Ricordi Entomologici. ~libno, Sonzogno, 1914, pp. 17b•t89i ~I. T110- )HS. Lrs hapes de lo question de /'Jnstinct. in Scientia, voi. LXXV[. 1914. p. ::i;.

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