Quaderni di Roma - anno I - n. 3 - maggio 1947

) GREGORIO XVI E LA LIBERTÀ RELIGIOSA IN POLONIA La celebrazione del recente centenario della morte di fra Mauro Cap• pellari, per la Chiesa Gregorio XVI, ha dato occasione, in sede di elaborazione storica, ad una ricostruzione della figura di questo Pontefice più serena e quindi pit1 obiettiva di quella che le passioni ancora accese del Risorgimento avevano delineata, di papa antiliberale per eccellenza e cieco assertore della reazione contro le forze del rinnovamento politico e sociale. A distanza di cento anni, non poco dell'atteggiamento di Gregorio XVI può essere, se non giustificato, per lo meno compreso come espressione, forse inevitabile, di tutto un ambiente, che non poteva non trovarsi in aperto contrasto con le nuove concezioni, per lo meno fino a quando il sopirsi delle accese passirmi di parte e il venir meno di interferenze d'ordine temporale non avessero consentito un più sereno equilibrio tra politica e religione. In realtà, nel campo più strettamente rei1gioso, Gregorio XVI può a ragione essere considerato come un grande pontefice: grande - è stato detto - per le virtù di cui si rese modello e ?rande per la dottrina e per le opere insigni compiute a favore d<;.llaChiesa. E, ad illuminare la sua figura, non va dimenticato cbe, s'egli credette di doversi erigere contro le forze sovvertitrici dell'ordine costituito, non esitò, d'altra parte, a farsi energico ~ tenace assertore dei diritti della fede e, quindi, della libertà religiosa contro quello stesso potere temporale che fu il suo naturale alleato nel campo politico. Anzi, l'episodio forse più significativo del suo pontificato è quello che lo vide in aperto contrasto proprio con l'Imperatore di tutte le Russie, con il potentissimo monarca che non solo foce pesare, allora, la sua forza sui destini di tutta l'Europa, ma più d'ogni altro impersonò il principio della inflessibile intransigenza alle idee liberali. Lo stesso Petruccelli Della Gattina, anticlericale accanito, pur tingendo con i più foschi colori la vita e l'azione di Gregorio XVI, sentl di dover riconoscere che « questa vita ebbe un momento magnifico allorchè

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