216 HUBERT JEDIN del problema nazionale, tenne ancora alta, nel liberalismo classico, l'eredità dell'età di Goethe. L'aspirazione alla potenza era ancora regolata, non più viva che le tendenze imperialistiche di altri popoli europei. L'impero di Bismarck si occupava, non senza qualche successo, anche dei problemi sociali. Lo spostamento dell'equilibrio spirituale nel popolo tedesco cominciò solo quando la meccanica della vita moderna in una economia forltemente industrializzata oppresse il senso dei valori spirituali e quan<l0, durante la prima guerra mondiale, la cosiddetta « Vaterlandspartei » si diede senza freno all'imperialismo. Così venivano create le premesse dcil'hitlerismo, non già nel senso che esso sarebbe necessariamente venuto e che Hitler quindi sarebbe stato unicamente lo strumento di forze impersonali; ma nel senso che una personalità demoniaca avre_bbepotuto servirsi delle premesse esistenti per soddisfare alla sua sfrenata brama di potere. Hitler snaturò l'elemento nazionale con la teoria della razza e cambiò gli sforzi nel campo sociale in un meccanismo della collettività, nel quale l'individuo era considerato solo come mezzo per uno scopo. P~1 il Meinecke, il peccato originale dell'hitlerismo è la soppressione dell::i coscienza umana, esercitata tanto nella lotta contro il cristianesimo quanto in quella contro gli eredi del liberalismo classico. Essa divenne, come disse il Presidente Roosevelt nel 1936, la più profonda causa della antipatia dei popoli occidentali verso la Germania, molto prima che i suoi dirigenti ne macchiassero il nome con orrendi delitti. Abbiamo voluto riassumere brevemente i risultati del libro, lasciando da parte le abbondanti ed interessanti notizie sulle relazioni personali del Meinecke con l'opposizione contro Hitler (per esempio col Bri.ining e col Groener.) e le sue osservazioni storico-filosofiche (per esempio sull'importanza del caso nella cosiddetta « Machtergreifung ») per rendere più chiaro l'essenziale, cioè l'interpretazione del presente per mezzo del passato. Tutta l'opera è un esame di coscienza· stm:ico, fatto con estrema serietà. Il mondo del Meinecke è quello dell'idealismq classico tedesco. Egli considera GCJ$:thee Ranke come le sue guide spirituali. Vi sono parole di alto riconoscimento per l'opera della Chiesa cattolica (per. es. p. 63); pure il lettore cattolico troverà che quel turbamento dell'equilibrio spirituale, nèl quale il Meinecke vede la premessa decisiva dell'avvento di Hitler, aveva una causa ben più profonda che la meccanizzazione della vita moderna e lo sciovinismo della "Vaterlandspartei », e precisamente la scristianizzazione delle masse. Non è un caso che I'hitlerismo abbia trovato nelle zone più scristianizzate della Germania, in Sassonia, in Turingia, in Pomerania e nel Mecklenburgo, i suoi più numerosi seguaci. Esso trovò un vuoto ideologico e lo colmò. Ancora più ci sarebbe da dire sulle proposte che il Mein~cke fa per il
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