Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

188 RECENSIONI forme particolari di organizzazione del mercato del lavoro~ e specialmente di avvio della mano d'opera giovanile all'impiego pili razionale; da una politica commerciale internazionale mirante ad iJna produzione e a un commercio stabili nel campo delle materie grezze e dei princip.tli prodotti alimentari. U programma infine dovrebbe essere contabilizzato e sostenuto a mezzo di un nuo,·o tipo di bilancio statale, di cui un dato :il quale tutti gli altri dovrebbero essere rapportati sarebbe ht capacità produttiva del complcssi,,o lavoro disponibile. Naturalmente questo bilancio potrebbe Cunzio- !larc nel migliore dei modi solo se si accettassero :111chcnuove idee in fatto di pubbliche finanze. 'A2uanto precede traccia il profilo di una soluzione tecnica, che rientra in un:1 visione gcncrak dei problemi economici e sociali moderni, cd è il frutto di una mentalità, che si può chiamare del minimo indispensabile. Non m:1nc:1il Bevcridge di osservare che la necessità del piano economico col.lettivt, non deve essere desunta dalla mèta del (( pieno impiego>), ma deve essere mn~ivat:1 da argomenti di giustizi:1 e di efficienza. Di giustizia sociale egli evit:1.di p:trbrc, pur :ippoggi;;,ndo con ugomcnti morali ì suoi progetti di lotta contro la disoccupazione. A riguardo dcll'efficicnz:1, sembra che Beveridge propenda per il e< piano collettivo >J, anzichè per l'iniziativa privata; m:1 non so precisare quanto ciò avvenga a scopo polemico. · Il Beveridge è consapevole di proporre un'avventura, ('3vvcntura <lcll'impiego totale in un:t società libera. Per qu:into egli ci avverta che la su3 politica consiste piuttosto in una socializzazione della domanda che della produzione, non si può tacere il dubbio che quella politica paralizzi )e forze del mercato, sovverta il m~ccanismo dei prezzi, minacci la protezione e la cristalli21znionc cli posi• zìorii :1cquisite in campo produttivo, imponga un non \1:llutabilc •< rischio politico )} alle iniziati\'c nuove, e porti presto a considerare ddl'anticaglia i superstiti clementi ccl istituti di formazione spontanea. Se anche in questa materia, come da t:1luno si ritiene, una ciliegia tira l'altra, siamo sulla strada maestr:1 - per il din:tmismo intrinseco del sistema - dcll'org:1nizzazione economica centralizzata. Previsto tutto, v'è da fare i conti con i·uomo, che gioca in tutti i piani e che veste d'ulteriore incertezza l'esito della politica propost:1. Il Bcvcridge S3 di avere a che fare con l'uomo ed esce in gravi espressioni. Ma tutto considcr:ito, l'economist3 britannico appare s~mprc disposto .a correre · l':wventura del (< pieno impiego» t: forse quella più impcgnativ3 di un piano generale d':ittività economica. BERXARDO CoLO~IISO V-- '

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