Rl!CENSIONI hmzionc di clementi nrtistici, 0 il loro valore è pur:1mcntc estetico e varia :1 seconda del contributo pili o meno dticacc dato :all'armonia. nlla « forma >1 nascente dal loro ordine. Sotto questo aspetto si possono di, 1 iderc le opere d'.irtc in tre grandi cl:tssi (1): nella prim:1 !"interesse per b form:1 prcv:1k su quello pcl contenuto, il suo tipo estremo è l'ornato geometrico; nclb seconda i due fattori si compensano, ad essa :ippartengono i c:1polavori classici di tutti i tempi, come i rilievi del Partcnone o b. volt:1 della Sistina; nella terza, infine, il contenuto sovcrchi:1 la forrn:1 c. come realtà cstt.1.ica. 1:t distrugge. Le opere di qucst'uhimo genere non dovrebbero più, a rigar di termini, dirsi d'arte, m:i. di pensiero o di sentimento, a seconda del car:1ttcrc dominante. Se primeggia quello intellettuale l'opern riesce fredd.1 e mancata sotto ogni aspetto, in quanto l'in. tento artistico, soffocato dalla dialettica, rirn:me qual peso morto e, a sua volta, impaccia l'enuncia. zione chiara e logica dell'idea. Quando, invece, trionfa l'clernentd etico, si ha sempre qu::ilcos.i di commovente: il disfarsi della forma sotto l'impronta della p::issione offre un::i sua singol.:i.rc bellezza, non estetica, certo, perchè non ~oluta o acccttat::i per se stessa, m::i pur bella 1 come il grido di dolorc d'un::i bella voce )1, · Il Dc C::impos, dunque, in picn::i èra croci:111::io, postcrociana, non ha esitato a presentarsi anche come ic contenutiSt:\ ))' per dirla in breve; e a rinfrescare certi temi di psicologis!llO che parevano non !\oh:11110 superati ma perfino dimenticati. Se tutto ciò 1·:1vessimo letto su pagine diverse da queste. cioè in uno scrittore che non avesse, come il Dc C::impos, una solidissima prcp:trazionc ampiamente dimostrat::i.. un~t dottrina ben di:.tcsa ndb memoria .. una messe di letture ampiamente adagiate in knte e serene meditazioni. noi. che dissentiamo <la mli presupposti critici, avremmo certo interrotto la lcttur:1 e l'avremmo dimcnticat:t. ~b. quella prcpar.izionc tecnica e cultura'h:, e anche quello sbncio sicuro e incauto della 1t presa di po~izionc teorica>> che sembra ignorare, tanto è spontanc:t, b polemica che potrebbe suscit:Jre e non cura mai il lono di « sufficienza >, che molti forse assu• merebbcro lc!,!:gcndo quc~te pagine, e SOprattutto i risultati positivi degli studi condotti su queste premesse tcoriz.z:inti (interessante. come si accenna\'a, il modo tli precisare b t< terza maniera )) di ~·hchcl:rngc.lo, definitive. credo io. le fonti letterarie ciel 1! Giudizio>, riconosciute nel Dies Ime), tutto ciò ci h:1 indotti a meditare. E richiamando alla memoria scritti recenti, mediocri o solidi che siano, ma certamente copiosi, - quali la Filosofia dell'arte del Petruzzcllis, Arte e critica dello Stefonini, gli studi del Buscaroli. dc~ Premoli e del Castelfranco, e soprattutto la Intrinseca eticità del 'Arte ~lei Grammatico e il Carmine di ~s::m:: Bra!ldi - si:imo stati indotti a pensare se veramente oggi non si sia, :1ll'a\h:1 di una revisione critic:1 della pili recente filosofia dcll':mc: se cioè non susciti ora interesse legittimo riproporsi il problema dclb pcrsonalit:I ddl'artista. che non può essere intesa se non arricchcndob di elementi psicologici, storici. umani per :1rriv:H<.':id una sintesi, che sempre, ben inteso. clonebbc risolversi nel puro - e in sè compiuto e in ~è valido -• linguaggio form:ilc. L'interesse ren:nte per le esposizioni teoriche dd Focillon (Vie t!eJ formes) che han trovato esubcrnntc fcrtilit:'i nd terreno hlo--ofico del B:1r:1tono. alcu1111cn1ativi del Luporini di inquadrare la teoria del. l'ar1c ndl.1 1Velta111cluu111ng c,;istenzi:di~ta, i tentati\'i di compro1m.:sso tra idealismo e cattolicesimo elci Carlini. nmo ci() induce a pre,·i:::dcrc-un rie!'.l:1me,come si dicc:va. delle premesse teoriche della \'innte critica d':ine: non fo~s·a1tro in ~edc di storia della critica. li libro del Dc Campos potrebbe quindi C!'.>S(·ruen frutto concreto di tali tcndt:nze. e forse anche un pratico precorrimento. E se così fosse gli perdoneremmo volentieri quelle troppo incontrollate imprecisioni concet• tuali che talvolta rendono incerta la lettura. Per e~cmpio: per il Dc Campos che cosa è il 1< conte• nuto »? il 1< ~oggetto >> o quel complesso di valori emotivi plausibili - m:1 non <limostrabili attra• verso l'arte strett:1rncntc intes:1 - nello stato d'animo dell'artista ? che nessò ideologico, fuori della gratuita sensibilità - ama ,1 a posteriori >1 - dcll'A .. può porsi in sede scientific:a tra. poniamo, .\lichclangelo e Beethoven, tra il DieJ ime e· il Giudizio? (ci sembrano supcrAue, in un libro co~ì dotto, 1c citazioni di R. Rollan<l). Come può dubitJrsi, in certo modo, <.k:ll'a,tc dell'ultima maniera di Beethoven (per intendersi. dall'op. 109 in poi) o del ,, non finito» cli Michelangelo? Come:, in~omma. legare ciò che i documenti lc::tter:1ri ci forniscono. sia sulla (( psicologi:. )) degli :utisti e sia sulle reazioni ciel mute\'olc gusto, con l'opera d'arte ? Saremmo grati al Dc Campos - che: forse meglio d'ogni altro lo potrebbe fare - se dccis:imente entrasse in polemici coi pili recenti studiosi di Michelangelo e. in gc.•nere, di teoria artistica. (1) ccS'intendc che queste divisioni così nette hanno puro valore teorico; b realt:\ estetica offre ~fum:1ture molto più complesse e intrc.:cci t::ilvolt:1 incs1ricabili )>,
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