RECENSIONI di f\rchcologi:1 dui.: :rnni or l>OnO(e :1llor;1 la fresca scoperta suscitò unanimità di consensi nel r:1pido divulgarsi) e sia attr:l\•cr~o altri scritti, che, talvolta, han riprodotto illustrazioni e perfino ~i M>llO :.uricchiti di cli~cgni e <li " vedute)> più o meno di font;1si:1:. Sia dctt~ quindi di sfuggita, 1x·r :unor di complctczza e in omaggio all'importanza dell'argomento, che questo capitolo è il più intcrcss:rntc di tutto il volume. essc·ndo l-'csauricnte trattazione d'un <(pezzo» di primaria i1111~1.:1nz:1,cioi.: d'un:1 architcuur:1 sicur:imcntc di Raffaello, cbt,na e documentata in modo inoppugnabile, v:1lida CJUincli a riordinare e ad accrescere k nostre \'CCchic e incerte nozioni ~u Raffadlo architetto, flno ;1 ieri dipendenti - di massima - d:111':1ntiquato studio del Geymiillcr. L.1 loggetta, poi. i: decorata, grosso modo, come la vicina (t ter:,.:1 loggia ),. cioè secondo il modello clclla « Domus Aurea 11 (giustamente l'A. vi riconosce, con :lCUtczz:1 d'esperto, l'opera di Giulio Romano. di Giovanni d;, Udine. di Pierin del \":1g:1 e ckl F:ltlore) e perciò ci appare non !'.!olt:11no un dòcumcnto chiaro quant'altri mai del gm,to di quegli anni. nu :mchc una mostra. per dir così, di quel gruppo di pittori che gra\•it1\ tutto cd c.:sclu)livamcnte intorno a Raffaello e ne costituì, lui vivente, un necessario ampliamento, per poi disperdersi, muwto stile e consistcnz:l. dopo la morti.: del maestro. Non fosse, voglio dire, che per questo c1pitolo, il libro h:i l:t )Ili:\ più che !t.·gittima r:igion d"ù)ere; t:111topili, cht: la Loggctt~• è descritta e studiata con metodo. si pub òire, esclusivamente fììolog:ico. e ciOt' è offerta allo studioM> come documento !\icuro per ulteriori ricerche volte cli preferenza così :'111:i critic:l d'utc propriamente dett:i come alla storia dd gusto. Ma ciò che piì1 acutamémc ferma l'attenzione del ltuore è quclb spt.:cic di confessione.: pub• hlica. di esame di coscienza - e non i: dello che si debbano confessare cd c!\aminare M1lunto peccati - che tali raccolte di vecchi studi vog:liono essere e sono. Un critico che. giunto :ill"età matura. eppure ancor molto lontan:1 cbgli ozi meditativi dei ricordi, contempla l'opera su:'l già compiut:1 e ne conferma la v:11idità e, come in 9uesto caso, non nasconde d'essere convinto, vuole evidente• mente affermare b propria personalità. per l'appunto. di critico. e cioè proporre e sostcncré gualcos:'l che trascende le occasioni dc\b critica per assurgere a dichiarazioni di principio. cioè teoriche, o, se vogliamo, di metodo. E lU questo metodo, cioè su questa personalità di critico. verte quindi l'interesse maggiore di chi lq~gc tanto gli :uticoli-contributo (1). quanto quelli che piu direttamente investono problemi generali: e fra questi. sopr:'lttutto, il \'Il, inti10law estrosa. mente: 1( li Qenio e l'Angelo >1. Problemi generali che talvolt:1. come ndlo studio sulla Pietà cli S. Pietro, si ripiegano tutti :-11 un complesso sentimemale dcll'A, che, anche qu:'lndo sembra lasciarsi travolgere dal tono liricoapologetico erompente cx abundanti:i cordis, vuole tuuavia riproporre la questione dcli 'accordo tr:1 ,, forma e contenuto 1,; o che lasciano affior:ln:, acc;into :'Ili'erudizione severa, la cultur;i latcr:i.k ddl'A. 11 qu:ile non si perit:i di ripercorrere :1.lcunc vie che conducono :id accostamenti (D:rnte· Michelangelo, Michelangelo-Beethoven) erronei rispetti .:llb. crit..ica, m~ da doversi qui :'lcccw1re come stati emotivi vissuti e rivissuti in piena e inconfut:lbflc"·libcrtà. Oppun:: sono problemi generali direttamente aflrontati, che conducono ad :ibbozzare addirittura una teoria dcll':irtc. Una teoria. o meglio un ordine mentale, che consente un impi:'lnto :'IStr:'ltt0 p~r le concrete comcguenze. Per esempio: nel (( Llnio e l'Angelo » dove ,,iene risoluwmcnte shtemato lo " !'.!tile" di ~vtichclangclo dal « Giudizio t) in Poi (quello che l"A. chi:'lrn:1: terza m:rnicr:i) il Dc Campo~ sente 1< indispen- !\abi.lc)) riprendere la (( discuss:i distinzione tra form~1 e contenuto», esplicitamente teorizzando: ,, Per :irtt: si vuol intendere. qui, l"attività dell'uomo :,,volt:1 :'I crc:irc disintcn:ss:it.1mentc, per )\è medesima, b bcllezz:1. E per bellezza s"intendc l:t forma di una cosa. l':irmoni:'l del suo org:inismo. il rapporto più o meno intenso fra le !\Uc parti e il tutto. La forma è l'armonia lJnto più perfctta c1uanto più lo sono i !\Uoi componenti, v:ilc :l dire. quant'è più ricca la diver.-:,ità delle parti e qu:into più fortemente questa è r:icchiu.sa ncll'unit;Ì dcll"insiemc. Qu:ilsi:1si cosa può. quindi. <ln•entare m:ncri:i d'arte: immagini, sensazioni. !\C.:ntimcnti, idee, o ahrc ancor:1, non pem:'ltc m:'li. Questi clementi dcll:1 form,1 - portatori della bellezza - a\•ranno perciò un duplice.: v:ilorc: considcr:1ti per le qualità proprie dell:i loro natura avranno un valore etico o noetico - ci<X:, pratico, mor:1lé o intellettuale -. c sono il 1c contc:nuto >1 dell'opera; considerati, i,wecc. per la loro (1) Il lii capit. che <limo!'.!tr.icome il poct::i Ennio sia ligurato nel l'11nutso della Seg11utura. il I\' su un disegno rnffocllclco per l:1 Libua:;ioue di S. Pietro. il \. in cui l'A. rani!\J il ritratto di ~lichclangclo in un:1 figura post:1 in primo pi:1110ncll"affresco della Scuola d'Atene. e l'\'111 )Ili un ritratto satirico di ~-lichebngclo :mribuito al B:mdindli.
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