Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

174 RECENSIONI mente. No: egli è :andato a secolo immortak 1x·r ra.pport:m.: agli uomini la \'Crità di esso e porli in gr:lClo dì apprcnd~rc non solo le pene. a cui sottostanno le anime dei primi due mondi. e la bc:Hitudinc di qucl1c cld terzo. Ciò che gli prcmc\·:1 innanzi llltlo si era di mostr:irc da che cosa :n-cssc origine il male, in che questo consisteva e per qu:1li \•ic si s:ucbbc tornati alb conquista ddla libert~• e della pace·. che sono i beni pili grandi dell'uomo. Vero è che io ~HC\':l inscgn:1to rip<:tutamcntc: m:1 non gli ;J\'C\':tno creduto; anzi s·er:1110 compon:ui con lui alla '-tessa m:111iera degli ebrei con i ~ofcti: lo avcv,rno perseguitato, condannato e c:Kci:1to in e~ilio. fuori del seno della sua dolcissim~ Firenze. Avrebbero fotto il medesimo, se si fosse riprcscn1:ito a loro t< con altra voce e a1tro vello>,? E s'inabissò giù per t< b dolente ripa. cht.: '! m:11 (le J'universo tutto insacca», ascese dt giro in giro il monte "che 'nverso i! ciel pili alto si clisbga u, volò con Jk:itrice di sfera in sfera fino ·:1lrcmpireo; e che apprese? Apprese che il m:1lc, da cui ii mondo non si poteva liberare da solt,. era cominciato il giorno ddl'infousta donazione cli Costantino; che Ja terr:1 per la cupidigia s'era cvnn:rtita in un 1< gran diserto >,; che le colpe si riducono tutte a offese fatte contro la giustizi:-. ,, contro la pietà. le vinll di cui Dio si è scr~•ito per ,< riparar l'uomo a sua intera vita,; (P.'iR. VII, Iò4). e delle quali ha stabi1ito ministri i due soli, il papa c·I'impcratorc. Non posso qui naturalmente 1 i farmi da capo a chiarire come i 'ordinamento dei tre regni dipende dallo stesso principio e mira aJb dimostnzione di quclb. che fu l'idea più originale e più passionatamentc vagheggi:1ta d:11 nostro pocta. Un indizio infollibilc lo può scorgere ognuno sol che fermi un poco i'attcnzionc sulla t< candid.t iosa" di par:1diso, non a caso detto 1t impero gius1issimo e pio>, (PAR. XXXII. u7). 1:: distinta in due immense sezioni coniche che hanno alla radice, quella alla destra di Maria, San Pietro, il padre vetusto di Santa Chiesa, e qudla alla sinistr:1. il padre deli'/111ma11acivilitm, i capi delle due istituzioni ordinate a guidar gli uomini alle due fdicità :1 cui a~pir:mo. Chiamatela utopia. o come meglio , i piace. Con la Com medi" D:1ntc h:t \'Oluto che il pcnsicrn più suo e più caro lo leggessimo scolpito nc1I· eterno. Ritenere che il vederlo riflcs:i.o in ogni pant.: dell'oltremondo non importa alla poesia, equi,·,.ilc ~•dire che non importa s:1perc come Dante ha dato corpo e anima al suo ~ognu pili grande, trascurar di rendersi como dello studio, Dio solo sa quan10 lungo e quanto :11noroso. con cui imorno :1! concetto dcllc due autorità suprtmc lrn girato il suo m:uaviglioso edificio. in brt\'C voier ignorar la fonte precipua dclb sua ispirazione. ~ indiscutibile invece che ìl leggere b. Commedia, ponendo mente all'ordine e alle mille armonie trovate dal poeta per esprimere e ,,ariare al, 'infinito il suo motivo e ottenere che i suoi mondi portassero l'impronta del Cre:itorc, giova anche :11la poesia. Vediamone gu.ilchc esempio. Dante nel secondo canto clell'ln/erno senza 1>:1rcresegna i limiti dentro i quali la ragione um:rn.i h;i diritto di spaziare, e quiudi quelli oltre i quali .deve rimettersi al;a rivcbzione, facendo che per p1 ima cosa li riconosca Virgilio nel rispondere così aV~atricc: O do1111a di virtù, soltl per mi 1'11mm1a spe::;ieeccede ogni contt:1110 di ,111el cit:I c'l,a minor li cerchi rni. ccc. (I~•- Il. j6-81) Si \'ada al secondo del Pm·gatorio e si scoprirà che ii motivo riapparisce nd discorso di Virgilio. punto dal rimorso d'essersi lasciato :1lleuarc cbl canto di Casella. Ascendiamo :1I ciclo della luna nel secondo del Paradiso e troveremo che quel lungo ragion:1mcnto sulle macchie lunari riesce :llllil stessa conclusione. Si dirà che queste corrispondenze non aggiungono nulla :1lla bellezza del poema, e si dirà male; pcrchè per mezzo di esse ci avvediamo che ncll 'episodio di Casella b musica ci h:t i:1 sua parte. ma non è essa principalmente che rende Virgilio e le altre anime lente al dovere, m1 l:1 canzone. che celebra la filosofia come cos:1 di,·ina. Soltanto dopo veduto questo ci spicghiam• come di pensiero in pcn~iero il dolce duca .ilb fine prorompa in qucll'accor~Ho riconoscimento: .\fallo ;. c/,i spera. che nostra ragione possa trascorrer la infinita via che tiene 1111"s11sumzt1 in tre persone, ccc. (Pt·•c. lii. 34-36)

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