Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

RICORDO DI MICHELANGELO GUIDI* È a tutti nota l'illustre tradizione scientifica che Michelangelo Guidi continuava nel nome e nell'opera. Più che. la bella luminosa dimora sull'Aventino, dov'egli trascorse gli ultimi anni lieti e amari, e dove così prematuramente si è spento, ci parlan tuttora di quella tradizione le mura rossastre d'una casa della vecchia Roma, nella via che fu delle Botteghe Oscure, e pur alterata e allargata serba ancora in quell'angolo quasi una quintessenza di ricordi dell'orientalismo e dell'alta cultura romana. lvi trascorse la lunga vita operosa e modesta Ignazio Guidi, venerato nestore dei nostri studi in Italia e in Europa; lì accanto abitarono i suoi grandi amici dei Caetani, don Michelangelo prima, di cui il nostro amico portò il nome, e poi don Leone, lo storico dell'lslàm, e donna Ersilia, la regina del vicino salotto Lovatelli; e lì, in un'aura di austera vita scientifica e di borghese semplicità e probità, crebbero tra gli altri figli dell'illustre maestro i due che più gli furono intellettualmente vicini: Giacomo Guidi, il rimpianto scavatore di Ammàn e di Cirene, di cui è ancor vivo nel ricordo di molti il bel volto virile e il· sorriso buono, e il nostro Michelangelo, destinato a ricalcare ancor più da presso la via paterna. Qualche volta nella sua conversazione, che tutti ricordiamo cos.ì vivace e brillante di cordiale ironia, piaceva al compianto amico di scendere dalla discussione dei più ardui e delicati problemi culturali e scientifici a rievocare qualche macchietta di quell'ambiente familiare e prettamente romano, in cui sopravvivevano ancor gli ultimi riAessi del " generone » di Roma papale. E parte del fascino che su mc ha sempre esercitato la consuetudine con Michelangelo Guidi è stata proprio quella coesistenza in lui della profonda dottrina specializzata, della vasta esperienza cosmopolitica di viaggi e relazioni sociali, dell'irrequieta curiosità per ogni moderno aspetto di cultura, col più genuino e scanzonato fondo romanesco, dirci talora bclliano. Da esso gli veniva quel sempre vivo ,., • QuC"Stcp:t)!Ìnc riproducono. con lic\·i modifiche..·.la cornmcmor:azionc del Guidi tcnut:1 lo '('OfM>\o cliccmbrc in Arc:tdia: ciò \'llj!l :1 spic~:1n· qualche :tcccnno e tono rim:1stm·i del ,li;;cor,;o p:ul:Ho.

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