LA FINE DEL MACHIAVELLISMO tro il cieloe rende più implacabile la giustizia di Dio riguardo al destino personaledei loro carnefici, non ricade sullo Stato conquistatore, se non sottoforma di qualche processo di autointossicazione nascosto ed insidioso, non apertamente politico. Oppure quelle vittime della politica di potenza sonoStati e nazioni già condannati a morte o alla servitù dalle leggi naturali di invecchiamento delle società umane o dalla loro stessa corruzioneinterna. E qui ancora l'effetto dell'ingiustizia spiegata contro di loro è di introdurre un principio nascosto di autodistruzione nella sostanza internadei loro conquistatori. Quando le vittime della politica di potenza sono popoli adulti e sani, che continuano la lotta sotto l'oppressione, essi possono essere soggiogati per un certo tempo, ma l'ordine stesso della natura promette loro che verrà il giorno in cui s'innalzeranno sulle rovine del dominatore. In verità la dialettica dell'ingiustizia è invincibile. Il machiavellismo divorase stesso. Il machiavellismo comune ha divorato e distrutto il machiavellismodi Machiavelli; il machiavellismo assoluto divora e distrugge quellomoderato. Il machiavellismo debole e attenuato è fatalmente desti- ~atoad essere sconfitto dal machiavellismo assoluto e virulento. Non v'è che un solo principio determinante di fronte al quale il principiodel machiavellismo si trovi spiritualmente ridotto all'i.mpotenza: il principiodi una giustizia politica reale ed incrollabile, come l'intendeva s. Luigi IX. Degli uomini dovranno sorgere per schierare contro la cavalleriadella degradazione umana, la vera cavalleria della giustizia. Machiavelli ha tentato, ccl è il suo grande titolo storico, una razionalizzazionedella politica, ma soltanto sul piano della scienza sperimentale, razionalizzazione che è insufficiente cd illusoria, e la stòria moderna lo ha dimostrato e lo dimostra. La razionalizzazione della politica non sarà veramente compiuta e veramente reale che quando sarà stata realizzata sul piano della saggezza pratica e della vera morale, della vera etica politica. Allora soltanto, quando il primato della giustizia sarà stato così praticamente riconosciuto, la ragione potrà, ammesso che ne sia capace, rendersi padrona della vita politica e guidare la storia dei popoli. JACQUES MARITAIN
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