Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

JACQUES MARITAIN trario a questa etica come il machiavellismo, e che in fin dei conti fa il giuoco del machiavellismo come gli oppositori di coscienza fanno il giuoco dei conquistatori. La purezza dei metodi consiste nel non usare mezzi moralmente cattivi in se stessi, e non nel rifiutare farisaicamcnte ogni contatto esteriore con le brutture della vita umana; non consiste nell'aspettare un mondo moralmente asettico prima di ·acconsentire a lavorare nel mondo; non consiste neppure nell'aspettare, per salvare il prossimo che annega, di esser diventati abbastanza santi da esser sicuri di non correre alcun rischio di falsa gloria nel compiere quest'atto di generosità. Se fosse il caso di presentare un'analisi completa delle cause particolari d':l s~cccsso e della felicità duraturi in politica, aggiungerci qui due osservazwm : 1) Mentre la giustizia politica - ugualmente distrutta dal pervertimento machiavellista e dal delirio ipcrmoralista dell'etica - è la prima condizione spirituale del successo e della felicità duraturi per una nazione come per una civiltà, la prima cendizione materiale di quel successo e di quella felicità duraturi è, da una parte, un'eredità di strutture ritenute indiscutibili, di costumi stabiliti e di sentimenti comuni profondamente radicati che introducono nella vita sociale stessa qualche cosa delle decisioni lì.siche della natura e della forza vitale incosciente propria degli organismi vegetali; e, d'altra parte, quella comune esperienza ereditaria e quell'insieme di istinti morali ed intellettuali che costituiscono una specie di saggezza pratica empirica, molto più profonda e più densa, molto più vicina al dinamismo complesso e nascosto della vita umana, di qualunque costruzione artificiale della ragione. E questi due elementi base, questa eredità in certo modo fisica, e questa saggezza pratica ereditaria sono in una relazione di legame e di dipendenza essenziali cd intrinsechi con le credenze morali e religiose. Rispetto all'etica politica e al bene comune politico, la preservazione di quelle comuni strutture di vita e di quel comune dinamismo morale è più fondamentale di tJualunquc azione particolare del principe, per quanto grave e decisiva quest'ultima possa essere in se stessa; il lavoro di un'energia fisico-morale così vasta e così profondamente situata è più fondamentale e più importante per la vita delle societ;1 umane, dei piani e dei calcoli politici particolari, buoni o cattivi: è la prima base immanente ciel successo e della felicità storici degli Stati. L'impero romano è riuscito non per i delitti, le ingiustizie, le crudeltà che hanno macchiato la sua politica, ma grazie a questa forza interiore fisico-morale. 2) Ora, ed è la mia seconda osservazione, ciò che, sempre nell'ordine della causalità materiale, è per sè inizialmente e fondamentalmente contrario al successo e alla prosperità storici durevoli cli una nazione o cli

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