JACQUES MARITAIN non è un soggetto sostanziale e personale, ma una comunità di persone umane, e una comunità legata ad altre comunità da scambi vitali. Così nel corso della vita di uno Stato, il frutto dei· suoi atti giusti o perversi può apparire solo nel miglioramento, o deterioramento particolare, nel progresso o avvallamento subì ti dai suoi strati interni o da certuni di essi: di più, quando uno Stato, una nazione, una civiltà muore, è normale che le fruttificazioni di bene e di male che i suoi atti avevano preparato passino - nell'ordine culturale e riguardo a questo o a quell'aspetto dello stato sociale o culturale comune - ai suoi resti, agli clementi umani dispersi che erano stati contenuti nella sua unità e ai loro discendenti, o ai gruppi umani successori ed eredi della città scomparsa. Allora uno Stato o una civiltà si dissolve, ma le sue opere, buone o cattive, continuano a portare i loro frutti, non strettamente politici (poichè la parola «politico», nel suo senso più ristretto, denota la vita comune di un certo Stato) ma tuttavia politici in un senso più largo e ancora autentico, che si ri-fcrisce alla vita culturale e alla comune eredità culturale dell'umanità. Infatti esiste un'autentica comunità temporale dell'umanità - una profonda intersolidarietà di generazione in generazione, che unisce insieme i popoli della terra - una comune eredità ed un comune destino che non riguardano l'edificazione cli una società civile particolare, ma quella della civiltà - non il principe, ma la cultura, non la civitas perfecta nel senso aristotelico, ma quella specie di civitas nel senso agostiniano che è imperfetta ed incompleta, costituita da una rete fluida cli comunicazioni umane, più esistenziale che formalmente organizzata, ma altrettanto più viva, reale e fondamentale. Ignorare questa civitas humani generis, questa città non politica, è disgregare la base della realtà politica, perdere le radici stesse della filosofia politica, ed è anche disconoscere il movimento progressivo che tende naturalmente verso una struttura internazionale elci popoli più organica ccl unificata. Un'altra considerazione fondamentale viene così ad aggiungersi a quella della durata storica sulla quale ho insistito precedentemente: la considerazione clell'estensione umana delle fruttificazioni degli atti politici attraverso le generazioni. Vediamo allora in maniera completa la legge che lega il machiavellismo alla sconfitta, come regola generale- e per quanto riguarda le tendenze essenziali scritte nella uatura. Se, anche a lunga scadenza, la giustizia politica e l'ingiustizia politica non fruttificano sempre nel successo o nel disastro politico dello Stato che le ha praticate, esse possono ancora produrre il loro frutto secondo le leggi della solidarietà umana. Nello stesso istante comprendiamo la malizia, la debolezza e l'assurdità del machiavellismo in tutta la loro ampiezza. Esso prepara la sventura e il tormento non soltanto per singoli Stati - prima
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