Quaderni di Roma - anno I - n. 2 - marzo 1947

LA FINE DEL MACHIAVELLISMO 135 dovevanoprocedere. La giustizia naturale di Dio riguardo alle società umane, cioè riguardo agli agenti morali immersi nel tempo, può fallire, come la natura può fallire nel produrre i suoi frutti fisici. Poichè questa giustiziastorica naturale di Dio non è altro che la natura stessa nelle sue fruttificazioninon fisiche, ma morali. La giustizia di Dio è in opera nel tempo e nella storia, ma regna solo in ciclo e all'inferno. Il concetto di una ricompensa perfetta ed infallibile per le azioni umane, con il suo assolutoe adamantino rigore, è un concetto religioso che si riferisce al destinoeterno delle persone umane: non è il concetto etico-filosoficoche ci si deve formare relativamente al destino delle comunità umane situate nel tempo e nella storia. Tale mi appare la risposta vera da dare alla questione che esaminiamo, ma bisogna immediatamente aggiungere che queste sconfitte della giustizia storica non devono prodursi che « nel più piccolo numero di casi", come le sconfitte della natura nell'ordine fisico, perchè sono degli accidentiin cui le leggi delle essenze non raggiungono il proprio effetto. È vero che la natura fa un immenso spreco di germi perchè un piccolo numerodi essi abbia probabilità di portare dei frutti. Anche se le cadute della giustizia storica naturale fossero, anch'esse, delle ano1nalie in 1·e!azio11ealla riuscita individuale, altrettanto frequenti del fallimento di tanta semenzasprecata, la verità sulla quale ho insistito in tutto yuesto saggio non ne sarebbe scossa: la giustizia tende per se stessa al benessere e alla sopravvivenzadella comunità, l'ingiustizia al suo danno e alla sua dissoluzione;un successodi lunga durata del machiavellismo non è mai dovuto al machiavellismostesso ma agli altri fattori storici in giuoco. Tuttavia le anomalie che si verificano di fatto ut i11 paucioribus nella natura fisica sono delle anomalie relativamente alla riuscita specifica: come la nascita di un «mostro», cioè di un essere anormale riguardo al tipo specifico. Ed è a queste anomalie fisiche di ordine specifico che bisogna piuttosto paragonare i fallimenti che si verificano nelle fruttificazioni naturali di bene e di male, e nell'adempimento delle leggi specifiche delle essenze morali. Bisogna quindi accentuare più fortemente che mai il fatto già sottolineatoaltrove, che le sanzioni della giustizi:i storica falliscono molto meno raramente di quello che la nostra esperienza di vista corta potrebbe indurci a credere. Qui un'altra considerazione mi sembra particolarmente degna di nota. Le sanzioni meritate dagli atti dell'insieme sociale e politico non devono necessariamente ricadere sul tutto politico come tale, sullo Stato stesso nella sua esistenza e. nel suo potere; esse possono riguardare la condizione culturale comune degli uomini isolata dal quadro di questo tutto, anche in una certa relazione di solidarietà con esso; perchè il tutto politico

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==