LA FINE DEL MACHIAVELLISMO 133 la civiltàromana): ma a quell'epoca la Grecia aveva perduto la sua anima politica. La seconda osservazione riguarda il trionfo, duraturo o apparentemente tale, dell'ingiustizia politica su popoli innocenti. Neppure questo casoè raro. Si può osservare -:he esso si ricollega il più sovente all'asservimento o alla distruzione di popolazioni o cli gruppi umani non giunti ancoraad uno stato veramente politico da parte cli nazioni che godono già di questostato, - gli esempi più notevoli di un caso simile ci sono offerti dalla storia della colonizzazione moderna. Ma sembra che nella misura in cui i popoli giungono ad uno stato veramente politico, e costituisccno realmenteuna civitas, una casa e una comunità politica, in questa misura la forza immateriale interna che risiede in essi - e che è fatta di giustizia lungamentevissuta, di amore, cli energia morale e di ricordi profondamenteradicati, e cli un'eredità spirituale unica - diventa un'anima semprepiù formata e coerente: e, in questa stessa misura, quest'anima supera le condizioni cli esistenza puramente fisiche e tende a rendere tali popoli invincibili.Se essi sono vinti ed oppressi, rimangono vivi e continuano a lottaresotto l'oppressione. Allora un istinto di profezia si sviluppa in essi, come in Polonia al tempo di Mickiewicz, e le loro speranze si volgono naturalmenteverso l'esempio soprannaturale cli qualunque perennità storica in seno all'oppressione: l'esempio della casa d'Israele, la cui forza interna immateriale e il principio cli comunione sono di ordine suprapoliticoe supra-temporale. """ Si pone ora un'ultima questione, di ordine piuttosto metafisico. Ho àetto che le leggi naturali secondo le quali la giustizia politica fruttifica <lasè nel bene e nella conservazione delle comunità umane, il male e l'ingiustizia politici nella loro distruzione, s'identificano con la giustizia naturale di Dio nella storia umana. Ma non è forsè solo una tendenza mer.zialc che si trova significata da queste leggi di natura ~ Non ho forse sottolineatoil fatto che anche a iunga scadenza tali fruttificazioni normali possonomancare, e che il frutto di male per Io Stato ingiusto e quello di bene per lo Stato giusto possono abortire a causa dei fattori fisici, e particolarmente a causa delle leggi fisiche di invecchiamento e di morte ch(" interferisconoqui con i fattori morali ? Se è così, dov'è la giustizia naturale di Dio ? La giustizia non ha niente a che vedere con delle tendenze, per quanto essenziali esse possano essere, il cui risultato effettivo può mancare; essa ha a che vedere con delle sanzioni che non possono fallire. Il problema davanti al quale ci troviamo qui oltrepassa, il campo della filosofia morale e dell'esperienza storica, e si connette alla conoscenza 3
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