130 JACQUES MARITAIN più alta di tutte le opere temporali - il bene comune della moltitudine -"- e i cui scacchi sono gli scacchi di un popolo intero e di una patria amata. Egli deve vivere di speranza. È possibile vivere di speranza senza vivere di fede ? È passibile fare assegnamento sull'invisibile senza contare sulla fede? lo non credo che in politica gli uomini possano sfuggire alla tentazione del machiavellismo se non credono all'esistenza di un governo supremo e propriamente divino dell'universo e della storia, perchè. Dio, capo dell'ordine particolare dell'etica, è r.nchc capo del cosmo, e se essi non si rimettono ,alla provvidenza di Dio, con la fede, in quanto alla preoccupazione di tutto questo scioglimento sopra-empirico, oscuro, misterioso, delle fruttificazioni del bene e del male che nessun occhio umano nuò scorgere, chiudendo così µ-liocchi, grazie alla fede, su ciò che riguarda le realizzazioni a venire nel lontano futuro, ma aprendoli e mostrando, con la scienza e la prudenza, più vigilanza di qualunque volpe o leone, per ciò che riguarda la preparazione di quelle realizzazioni e il seme da irettare presentemente nella terra. Una morale palitica puramente naturale non è sufficiente a fornirci i mezzi per mettere in pratica le sue regole. La coscienza morale non basta, se non è nello stesso tempo una coscienza religiosa. Capace di affrontare il machiavellismo, moderato e assoluto, non è una palitica puramente naturale, anche se si dice giusta, ma una palitica cristiana. Poichè. nel contesto esistenziale della vita dell'umanità, la politica, dato che appartiene per la sua stessa essenza al regno dell'etica, esige di conseguenza di essere aiutata e confortata - al fine di non deviare e di raggiungere un punto sufficientemente perfetto di matura,.ione - da tutto ciò che l'uomo riceve, nella sua stessa vita sociale, dalla fede religiosa e dalla parola di Dio che _opera dentro di lui. La politica cristiana non è nè teocratica nè clericale, non è neppure una politica pseudo-evangelica di debolezza e di non resistenza al male: è una politica autenticamente palitica, che sa di essere situata nell'ordine della natura e delle virtù naturali, e che lavora in quell'ordine, armata di giustizia concreta e reale, di forza, di perspicacia, di prudenza, armata della spada, attributo dello Stato; ma che sa nello stesso tempo che la pace è l'opera non soltanto della giustizia, ma dell'amore, e che l'amore anche è una parte essenziale della virtù politica. Poichè non è certo l'eccesso di amore che rischia di sviare gli uomini palitici, ma senza amore e generosità il falso calcolo e l'acciecamento sono la regola. Una palitica simile è pensosa del destino eterno dell'uomo e delle verità del Vangelo, e nel suo ordine proprio, nella misura applicata ai suoi fini temporali, conosce qualche cosa dello spirito. dell'amore e del perdono.
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