126 JACQUES MARITAIN un caso di sacrificio della stessa vita politica alla vita divina, e una testimonianza, in un certo senso miracolosa, della superiorità dell'ordine della grazia su quello della natura. Ma nella vita politica stessa, nelrorc!ine della natura, nel quadro delle leggi temporali dell't:sistenza umana, non è forse impossibile che il primo dei mezzi normali di provvedere al bene comune di uno Stato, cioè la giustizia e la moralità politiche, portino alla rovina e al disastro di questo Stato ? on è forse impossibile che il primo dei mezzi per corrompere il bene comune di uno Stato, cioè l'ingiustizia e .la perversità politiche, portino al trionfo e alla prosperità di questo Stato ? Sì, è impossibile. Tuttavia, il machiavellismo riesce nella storia politica ? li male riesce ? Qual'è dunque la risposta ? La risposta è che il male non trionfa. In realtà il machiavellismo non riesce, perchè distruggere non è riuscire. li machiavellismo riesce a procurare l'infelicità degli uomini, ciò che è proprio il contrario di ogni fine politico autentico. Machiavellisti più o meno malvagi hanno trionfato per secoli su altri machiavellisti più o meno malvagi: semplice scambio di monete false. Il machiavellismo assoluto riesce contro quello debole e moderato, e anche questo è normale. Ma se il machiavellismo assoluto dovesse un giorno riuscire realmente e definitivamente nel mondo, significherebbe semplicemente che la vita politica sarebbe scomparsa dalla faccia della terra per dar luogo ad un miscuglio della vita degli animali e degli schiavi, e della vita dei santi. Tuttavia, affermando che il male e l'ingiustizia non riescono in politica, penso ad una verità filosofica più profonda. Le riserve illimitate del male e il suo potere apparentemente infinito di cui parlavo un momento fa, non sono in realtà che il potere della corruzione, uno spreco ·e una dissipazione della sostanza e delle energie dell'essere e del bene. Tale potere distrugge sè stesso distruggendo il bene che ne è il soggetto. La dialettica interna dei successi del male li condanna a non essere duraturi. La vera risposta filosoficaconsiste quindi nel tener conto delle dimensioni del tempo, .della durata propria delle vicissitudini storiche delle nazioni e degli Stati che sorpassa considerevolmente la durata della vita di un uomo. Secondo questa durata politica delle maturazioni e fruttificazioni vitali, io non dico che una politica giusta riuscirà sempre di fatto, anche in un lontano avvenire, nè che il machiavellismo fallirà sempre di fatto, anche in un lontano avvenire. Pcrchè con le nazioni, gli Stati, la civiltà, siamo nell'ordine della natura, dove la mortalità è naturale e dove la vita e la morte dipendono da cause fisiche non meno che da cause morali. Ma dico che la giustizia lavora,
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