LA FINE DEL MACHIAVELLISMO (coni. v. fase. I, pp. 19-31) lii. Il grande problema. - Eccoci al conflitto cruciale. Di fronte a qualunque tentazione di macl1iavellismo, cioè ad ogni tentazione di ottenere il successo e il potere per mezzo del male, la coscienza morale risponde, e non può non rispondere, come ogni volta che essa è tentata da qualche colpa vantaggiosa: non è mai. permesso di fare il male per qualunque bene sia. E la coscienza cristiana è in qm:sto caso rafforzata dalla parola stessa del Vangelo. Quando il diavolo tentò Gesù mostrandogli tutti i regni della terra e la loro gloria e dicendogli: « Io ti donerò tutto questo se, prosternandoti, tu mi adorerai », Gesù rispose: « Ritirati Satana, poichè è scritto: adorerai il Signore Dio tuo e servirai Lui solo». Tale è la risposta che la persona umana, considerando il suo destino di person;;i, la sua anima immortale, il suo fine ultimo e la vita eterna, e il proprio Dio, dà alla politica quando questa le offre i regni del mondo al prezzo dell'anima sua. Questa risposta e la qualità del personaggio a cui fu rivolta, ci svelano il significato radicale della politica che si dichiara assolutamente autonoma, e che pretende di essere il fine assolutamente ultimo dell'uomo. Esse ci palesano il significato supremo dell'impero pagano, e di qualunt1ue impero paganizzato, o di qualunque cosidctto Sacrofmpero dal momento che il suo Cesare - sia egli un imperatore cristiano, o un dittatore socialista, o non importa che genere di Grande Inquisitore nel senso della leggenda di Dostojevskji - vuole stabilire ed organizzare sulla terra il regno finale di Dici, o il regno finale dell'uomo, che è lo stesso regno finale. « Ritirati, Satana », risponde Cristo. Lo Stato e la politica, Lluando sono veramente e decisamente separati dall'etica, sono il regno di yuei principati demoniaci di cui parlava san Paolo; l'impero pagano è l'impero dell'uomo che si fa Dio; il contrario e l'antagonista del regno dell'Incarnazione redentrice. · Tuttavia la risposta presa iri considerazione non risolve il nostro conAitto; al contrario l'aumenta, allarga all'infinito lo strappo, rovescia la tentazione machiavellica senza acchetare l'angoscia e lo scandalo della nostra
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