ROMANZI 01 PRETI 123 bva Chionc: soltanto, quel che essa sentiva, voi l'insegnate. Chione non potevaparlare del suo Signore senza arrossire di gioia ... E anche Agel!io arrossivaquando ne parlava». E poi, come in una meditazione: « Un Fs;~rc amato, e tuttavia ideale: un sentimento così forte, fresco, innocente, assorbente, così assolutamente esclusivo d'altri amori, così durevole e tuttavia rivolto a Uno che non è mai visto, che cosa misteriosa ! È la nostra nozione (greca) del Principio unico e dell'unica Bellezza, ma incarnata in una sostanza, e che poi si dissolve in una sorta d'immaginazione... Non ci arrivo ! ». « Non c'è che un unico Amante delle anime -- risponde Cipriano - cd ama ognuno di noi come non ci fosse nessun'altra persona da amare. È morto per ognuno di noi come se non ci fosse nessun'altra persona per cui morire. È morto sulla croce ignominiosa. Amor meus crucifixus est. L'amore ch'egli ispira è Jurcvole, perchè è l'amore di Colui che non muta.Sodisfa, perchè è inesauribile. Più ci avviciniamo a Lui e più Egli entra in noi trionfalmente. Più a lungo resta in noi e più intimamente lo possediamo. È un matrimonio per l'eternità. Ecco perchè ci è così facile morire per la nostra fede, e il mondo ne stupisce». Callista, più tardi, non ancora cristiana, ma sul punto di esserlo, riassumerà ella stessa questa teologia, questa mistica: « Un'eco presuppone una voce, e una voce, Uno che parla. E Colui che parla io l'amo e lo temo». Amerà e conoscerà sempre più Colui che aveva fatto salire il rossoresul volto di Chione e di Agellio, che aveva parlato con tanta. dolcezzae tanta forza per la bocca di Cipriano. Psiche ha trovato finalmente !'Amore e nell'imminenza della prova suprema s'incammina verso la patria celeste, ci clice il suo poeta, a passo di dariza. PIETRO P.\Ol.O TROMPEO
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