Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

NOTE DI CRONACA sotto l'angolo visuale politico, cd è un grave pericolo. Questa Rassegna si propone, per l'avvenire, di dare la preferenza alle manifestazioni della Yita religiosa in interiorità e profondità, fino a quelle forme ascetiche e mistiche che destarono, fra l'altro, l'attenzione di Bergson e lo portarono a riconoscere la trascendenza del Messaggio cristfrrno. CRONACHE POLITICHE La nostra tendenza invincibile - frutto di un ,·ccchio malvezzo di scuola - sarebbe di considerare l'Italia il centro dell'universo - come quando il mondo conosciuto si chiamava Roma - e <li giudicare i fotti umani in funzione delle cose italiane. Ma comprendere le fortune e le sventure del nostro Paese non è possibile se perdiamo di vista le più complesse realtà c·uropee e mondiali. 1 nostri mali presenti derivano tutti dal non aver intese questa verità, pur così elementare. Dunque per comprendere i problemi del nostro Paese è indispensabile considerarli al lume dei vasti problemi politici che interessano tutta la comunità dei popoli. Nell'odierna fase della civiltà non vi sono episodi lontani o lontanissimi che non al,biano ripercussioni vicine. E allor:i, cominciando a traccinrc un pa.noram:1dell:t vita intcrn:izionalc, non si !'UÒ fare a meno di alcune considerazioni generali. ·Tutti gli uomini - con la loro attività o con la loro inattività - sono protagonisti della storia; ma chi conferisce un'espressione organizzata alle aspirazioni o agli egoismi che vivono nel seno della grande famiglia umana ? Vi sono gli Stati e, tra gli Stati i grandi e i piccoli. Le grandi forze finiscono con l'attrarre nella. loro orbita quelle minori e in tal modo costituiscono sistemi politici con caratteristiche più o meno definite, ma tutte molto n·ali. La terminologia diplomatica e.li questi ultimi anni ha parlato di Cinque grandi potenze: Stati Uniti, Russia, Inghilterra, Francia, Cina. Si tratta però di una semplice fin•zione. Comunemente i politici e coloro che scrivono di politica internazionale su per i giornali parlano dei Tre Grandi che sarebbero Stati Uniti, Russia, Inghilterra. E le :iltre due potenze ? Le altre due ,e grandi» potenze in realtà rientrano più o meno direttamente in altre orbite: la Francia in quella dell'Inghilterra; e la Cina ? Uno <lei problemi più gravi del momento è appunto l'assegnazione della Cina ad una sfera d'inAuenza determinata. Lo vedremo in seguito. Ma anche l'espressione comune secondo la quale i Grandi sarebbero tre, in definitiva non è esatta. La seconda guerra mondiale, infatti, ha posto molto nettamente il problema dell'Inghilterra e non si può <lire che l'abbia risolto. La Gran Bretagna ha vinto o ha perduto la guerra ? Ha voluto impedire che nell'Europa centro-occidentale si formasse un predominio germanico; ma dopo cinque anni di lotta che a momenti fu epica - pensiamo alla battaglia aerea di Londra - vede sorgere un predominio che dall'ultima Asia giunge fino alle sponde dell'Oder, accenna a straripare fino al Reno e forse pure al di là. Dal Mar Glaciale scende fino a Pola, a Cattaro. a Valona, verso Salonicco; al Golfo Persico e oltre. Non questo auguravano alla vecchia Britannia coloro che nel lontano 1939 avevano preso le armi contro l'imperialismo nazional-social ista. Nella presente situazione l'Inghilterra non può che gravitare sempre più verso gli Stati Uniti per indurli a far da contrappeso a questa realtà per lei minacciosa che sorge dall'Eurasia.

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