Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

NOTE DI CRONACA sembra di ,·edere - forse anche per mancanza di comunicazioni e cli inform3.zioni - ni: una m:nuritiì e consapernlezza del problema nel campo cattolico (il movimento di Unitas, confortante per il prestigio delle persone che lo hanno suscitato o vi aderiscono, non ha ancora dimostrato su] terreno pratico b sua· efficienza), nè un movimento pancristi:100, nel campo protestante, di un:t. ,·:istità e serenità corrispondenti alla gra,·it:i dell'ora: lo stesso Convc!!no di Ginena. del febbraio scorso, a giudicare dalle informazioni che se ne hanno, non sembra sorpassare i propositi e gli aneliti che si manifestarono nell'altro 1c dopo guerra >t e che fallirono sopratutto per mancanza di un terreno comune di intesa nel campo delle credenze e di una adeguata comprensione della inflessibilit:i dottrinale della Chiesa di Roma. Più che sul terreno dell'unità cristiana. questo ,e Jopo guerra n scmbr:t puntare sul significato del Cristianesimo di fronte al blocco politico-economico che si ,·a sempre più delineando fra Oriente cd Occidente europeo; in altre parole - cd è doloroso constatarlo - il problema religioso sembra posto in funzione di un problema politico, se cioè prevarrà la concezione occidentale o que11a orient:.ile in Europa. In termini politici il problema si pone sul dilemma: democra-zia in senso latino o in senso russo? In termini religiosi: Chies.1 cristiana libera o Chiesa di Stato moscovita? Per l'avvenire religioso di Europa ha importanza sempre pi,, manifesta l'atteggiamento russo che possiamo riassumere in questi tre quesiti: t) Quale è realmente la situazione religiosa in Russia ' 2) Che pensare della attuale politica religiosa russa di fronte alla ortodossia ? 3) Che pensare della posizione della Russia di fronte al Cristianesimo occidentale e, in ispecie, al Cattolicismo ed al Vaticano' La situazione religiosa nell'interno della Russia propriamente detta è il risultato di un quarto di secolo di accanita lotta antireligiosa legittimata dalla Costituzione e protetta, se non addirittura: diretta, dalla suprema autorità statale: anche ammessa, oggi, la buona volontà, non si cancellano di punto in bianco gli effetti di questa lotta, sopratutto in quanto tutta la nuo,·.1 generazione è cresciuta in clima anrire]igioso. Il bisogno dello spirito umano di porre in termini religiosi i problemi sommi della vita ed un possibile indirizzo meno violento nella· politica religiosa dell'URSS pctr:mno favorire una ripresa di \"ita religiosa, rna assai lentamente. Per quanto riguarda i! cattolicismo in ispecie, dato che la maggior parte dei sacerdoti sono morti, o pcc fine naturale, o per i patimenti delle deportazioni e dei lavori forzati, senza che se ne ><JStituisserodei nuovi, dato che le religiose e molti fedeli, sopratutto polacchi, hanno fatto la stessa fine, dato che nella quasi totalità le chiese sono state confiscate, se non distrutte, si comprende come neHa Russia propriamente detta il cattolicesimo sia prcss'a poco inesistente. Il nuovo atteggiamento del go,uno favorevole alla ortodossia slava e ad un rinnovato ed accresciuto prestigio del Patriarcato di Mosca, se i: segno che una politica realista non può troppo a lungo ignora-re il fatto religioso, d'altra parte - prescindendo dalla maggiore o minor sincerità - rientra nelle linee tradizionali della politic,1 religiosa zarista, con quella maggiore grandiosità di piani che corrisponde all'accresciuto prestigio mondiale dell'URSS. Infatti il Governo manifestamente appoggia il ristabilito Patriarcato di Mosca nei tentativi di ridurre all'obbedienza gli Esarchi e Metropoliti russi e dissidenti e cli soppiantare, nel resto del mondo ortodosso, la preminenza del Patriarcato greco di Costantinopoli, ai quali si aggiunge lo sforzo di rompere l'unione dei cattolici 6

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