ORIZZONTI llELLF. SCIENZE FISICHE 73 microfisica. Quelle idee, penetrate nel nostro pensiero attraverso l'abitudine millenaria, ci sembrano necessarie, così come in antico sembrava necessario al senso comune ammettere che la Terra fosse piana e ferma, e non esistessero le località antipode, ove piove dal basso in alto. Vi sono per contro altre nozioni e relazioni, quelle della logica astratta, che sono inseparabilmente legate con la struttura della nostra mente; e noi dobbiamo pensare in un determinato modo, o che vogliamo, o che non vogliamo, perchè la nostra mente, allo stato di veglia, è come un meccanismo i cui congegni agiscono in quel tal modo, e non possiamo prescinderne. Riflettendo su tutto questo, o facendo sempre la distinzione fra le concezioni che provengono dall'abitudine e quelle che sono inseparabili dalla nostra struttura mentale, possiamo un poco orientarci nel labirinto delle nozioni fisiche nuove. """ Ho già accennato che il sovvertimento prodotto dalla teoria di relatività non è profondo. A prima impressione, la scienza dei nostri padri si trovava sconvolta dall'apprendere che la «contemporaneità», il « passato " e il « futuro" non valgono per gli avvenimenti lontani allo stesso modo che per quelli vicini. Ma tut_to si risolve in questo, che in luogo dei due assoluti distinti « spazio » e « tempo » della scienza classica e: delle apparenze comuni deve subentrare un nuovo assoluto, quello del- ·l'intervallo spazio-temporale. Ma la mente si abitua a concepire e anche a raffigurarsi queste relazioni. I filosofi erano già avviati a mettere in evidenza, come nozione fondamentale del mondo fisico, il cronòtopo, o spazio-tempo, in luogo dello spazio e del tempo come nozioni separate; gli avvenimenti si vengono a co!locare in questo continuo quadrimensionale, come i punti d'arrivo e di partenza dei treni sugli orari grafici delle ferrovie. Giustamente avverte il Generale RABBENOche se la velocità della _luce fosse stata esigua, o le dimensioni del corpo umano grandissime, l'insieme dei fatti relativisti sarebbe divenuto intuitivo, e una mente che vi fosse abituata troverebbe gran fatica a concepire le cose diversamente. """ Le teorie che prendono origine dalla fisica quantistica incidono ben più profondamente sulla filosofia della scienza. Analizzando nel mondo subatomico, nel mondo dei fenomeni elementari, si apprende che anche l'idea di fenomeno localizzabile nello spazio-tempo deve essere abhand0nata: altre idee, che non sappiamo ancora precisamente quali siano, ma
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