72 GIOVANNI GIORGI determinazione di HEISENBERG, che si oppone all'antico determinismo. E si aggiungono i principi di esclusione e i principi statistici di nuovo tipa, ancor più discordi dalle concezioni classiche. Troviamo l'elettrone che è un corpuscolo e non è un corpuscolo; che quando acquista una velocità determinata, e in particolare quando è fermo, perde il diritto ad avere una posizione, acquista il dono della ubiquità: e l'esperienza conferma questo; l'esperienza mostra, in modo anche sconcertante, che un elettrone può esistere contemporaneamente in due ambienti diversi, e risentire gli effetti di entrambi, ma che quando in uno dei due ambienti incontra un atomo cessa di esistere nell'altro. E le apparenti assurdità si moltiplicano pel fotone, che ancor meno dcfl'elettrone possiede carattere corpuscolare e identità definita. Quando un corpuscolo elementare entra in un sistema, p. es. in un atomo, e poi uno ne esce, non si può dimandarc se quello uscito è lo stesso di quello entrato: la richiesta non avrebbe senso. Vi ha di più: un elettrone può sparire da un atomo ed apparire in un altro senza aver traversato lo spazio intermedio. E si trovano poi certi fenomeni che avvengono cxtratemporalmente, cioè non sono collocabili nel tempo. La mente umana quasi si smarrisce; e saremmo tentati di negare fede a tutte queste conquiste del pensiero fisico-matematico, se le consegumze loro, che vanno fino alla esecuzione degli esplosivi nucleari, non comprovassero con terribile realtà il rigore dei calcoli. In una mia relazione all'Accademia d'Italia prospettavo come le inaspettate conquiste della fisica moderna, avendo aperto tanti orizzonti nuovi, abbiano dato origine a esagerazioni pericolose dei troppo conservatori che rifiutano di allontanarsi dalle concezioni antiche cd a quelle dei troppa facili innovatori, desiderosi di affermare il sovvertimento di tutto, a costo di andare contro anche alle leggi logiche del pensiero. Quelle mie osservazioni di allora acquistano maggiore attualità ora, nè credo errato di continuare ad insistere sul concetto che di quando in quando noi dobbiamo cercare di fare il punto, per mettere a po5to le nostre idee, lungi da ogni preconcetto sia passatista si:i sovvertitore. E ricordiamo sempre che è naturale attendersi cose nuove quando si va in paesi nuovi. La scienza fisica del passato conosceva i fenomeni macroscopici, cioè quelli direttamente accessibili ai nostri sensi. Quei fenomeni erano stati classificati e descritti in base alle idee di spazio, di tempo, di durata, di successione, di posizione etc.; idee desunte dall'osservazione macroscopica, e che non si può presumere che valgano ancora nel mondo della
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