Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

I NUOVI ORIZZONTI DELLE SCIENZE FISICHE Viene fatto di ricordare come alla fine del secolo XVIII i successi della scienza meccanica fondata sui dettami di NEWTONerano stati tali e tanti da far credere seriamente che non vi fosse più nulla da scoprire. Nel 1800 lo scoperta della corrente elettrica dovuta ad Alessando VOLTAsvelò agli scienziati un immenso campo fino allora insospettato. Per oltre mezzo secolo ancora il lavoro d'indagine fu attivo e fecondo: i teorici èercarono di ridurre a schema newtoniano la scienza dei fenomeni elettrici e ·magnetici; e anche la nuova scienza rlell'ottica ondulatoria fu interpretata con iPotesi meccaniche. Il meccanicismo dominava ancora nella fisica verso i I 1860. MAXWELLinnovò :ili ora le forme del pensiero scienti fico, mettcnrlo in evidenza le nozioni di campo elettrico e magnetico e di azione trasmessa attraverso un mezzo, e arrivando a divinare le onde elettromagnetiche, e a prevedere che la luce è un fenomeno elettromagnetico essa stessa; ma non si svincolò del tutto dal pensiero meccanicista; e da lui e da Lord KELVIN furono fatti tentativi ingegnosi e infruttuosi per cercare di spiegare con ipotesi meccaniche le funzioni dello spazio-etere. Il pensiero dominante della scienza prese una nuova orientazione quando k onde elettromagnetiche divennero familiari attraverso l'esperimento di laboratorio e le applicazioni radiotecniche, e quando LoRENTZrealizzò un altro passo grandioso dettando la teoria elettronica della materia, in-• segnando cioè che le diverse proprietà fisiche dei corpi materiali potevano spiegarsi come conseguenza di relazioni elettromagnetiche. Si arrivò a concepire che l'inerzia stessa dei corpuscoli poteva essere una conseguenza di tali relazioni; e da allora in poi l'idea fondamentale meccanicista fu abbandonata: era un grande rivolgimento del pensiero l'ammettere che non più le leggi prime della meccanica, ma-quelle dell'elettromagnetismo potevano stare alla base di tutta la scienza fisica. Svincolati dagli antichi pregiudizi e senza più fantasticare su "vortici dell'etere» i fisici si abituarono a concepire che il mezzo luminikro, cioè lo spazio vuoto di materia ponderabile, non è una sostanza materiale, ma non è nemmeno un semplice spazio geometrico; possiede alcune ddk proprietà della materia, fra cui lluella di potersi caricare di energia,

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