Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

CRISTIANESIMO E BUON GOVERNO 7. Ostacoli. - Vi sono gravi ostacoli che ancora si oppongono a questa democrazia integrale, personalistica e communitaria ad un tempo. Sul terreno ideologico questi ostacoli si chiamano: incoscienza od ignoranza della dignità della persona e delle funzioni personalistiche dello Stato e delle coesistenti e necessarie società minori (es. famiglia); incoscienza od ignoranza della vocazione communitaria del cittadino. Da queste due ignoranzc conseguono richieste ed attuazioni di riforme giuridiche cd economiche sbagliate, capaci quindi di deviare dalla giusta via che può condurre alla democrazia integrale. Sul terreno dei fatti si oppongono alla realizzazione della democrazia integrale i seguenti ostacoli: produzione insufficiente, la quale offre quindi scarsa possibilità distributiva; distribuzione non proporzionata, la quale quindi impedisce la utilizzazione di tutti i talenti delle persone; libertà politica mediocre, la quale impedisce il concorso di tutti alla formazione della pubblica volontà ed al controllo dell'attività degli organi Ji governo; mancata collaborazione internazionale, la quale rende effi. meri i rinnovamenti compiuti nell'interno dei singoli paesi. 8. Rimedi. - Il semplice accenno agli ostacoli fa intendere quali potrebbero essere i principali rimedi. Nel campo educativo occorre diffondere ampia e sicura coscienza della dignità e del primato della persona, conseguente dalle due ricor• date leggi della vocazione personali~tica dello Stato e della vocazione communitaria del cittadino. Nel campo giuridico occorre determinare la missione personalistica dello Stato e delle società minori. Contemporaneamente occorre determinare con rilevanza giuridica la missione sociale e communitaria del cittadino. Nel campo economico sono necessari notevoli progressi per razion.ilizzarc la produzione, sia mediante integrazione, sia mediante coordinazione delle iniziative individuali o private. D'altro canto la maggiore produzione ottenuta dovrà essere distribuita proporzionalmente per dare a tutti i consociati i mezzi di vita inc!ispensabili ad essere tutto quel che possono, e per dare a tutti una sia pur modtsta proprietà privata, che consenta ad ognuno di difender~ la libertà propria contro gii arbitrii di terzi o della società stessa e consenta altrcsì una l;bcra espansione della propria personalità. :\id campo politico è necessario riconoscere e garantire a tutti libertà di concorrere alla formazione della volonti1 pubblica, libertà di controll;irc l'azione degli organi pubblici, e libertà di assumere e di svolgere attività di opposizione. È inoltre necessario riconoscere ad ogni società naturale inferiore allo Stato (famiglia) e ad ogni so_cietà territorialmente

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