Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

66 AMINTORE FANFANI Possiamo ritenere che la vigilia della rivoluzione democratica postulata dal Vangelo stia per finire. I suoi tre tempi hanno servito a dimostrare qual radicale portata il Messaggio evangelico aveva sul terreno sociale, e con quali insufficienze di visioni integraliste gli uomini avevano tentato di realizzarlo; ora che gli errori altrui hanno servito a farci rendere conto di tutto il valore sociale della esigenza personalistica e communitaria del Vangelo, non siamo più scusati della ignoranza, e la scienza ci fa un dovere di procedere spediti. Per questo diciamo che la vigilia della rivoluzione democratica è ormai finita e si iniziano le ore della grande prova. Perchè la prova stessa non si risolva in un altro tentativo sfortunato di rispettare le esigenze postulate dal Messaggio evangelico in materia sociale, occorre precisare le caratteristiche di una società di eopolo a favore del popolo, cioè di una democrazia integrale. 6. Caratteri di una democrazia integrale. - In una simile soc1cta lo Stato deve essere al servizio della persona ed il cittadino deve contribuire al bene della comunità. Il bene comune deve essere realizzato in grado sufficiente a consentire l'espansione di ciascuna persona consociata. Quindi in primo luogo i mezzi economici devono essere prodotti in misura sufficiente alla necessità di tutte le persone e devono essere distribuiti proporzionalmente ai bisogni di ciascuno, dando ad ogni persona quel tanto di proprietà che serva a garantire la libertà di espandersi e la libertà di partecipazione alla vita pubblica. Quindi ancora s: deve ottenere una facile ascesa di tutti i capaci al posto che ognuno può occupare più degnamente e più utilmente per la società. Una simile società avrà le caratteristiche della democrazia sostanziale ed economica. Realizzerà la libertà dal bisogno cd obbedirà contemporaneamente alla legge della vocazione personalistica dello Stato cd a quella della vocazione communitaria del cittadino. Ma la democrazia nuova, integrale, e vera, non può rinunciare alle caratteristiche della democrazia formale e politica. Anzi le deve realizzare in sè per conseguire la libertà dall'arbitrio e dalla violenza, vale a dtrc il reale primato della persona. Per questo nella società auspicata ogni consociato deve godere pieno il diritto di essere e di fare vaiere completamente il proprio essere, sopratutto in campo politico. li che significa che tutti debbono godere pieno diritto di partecipare alla formazione della volontà comune direttrice della cosa pubblica. E pcrchè questo avvenga sarà indispensabile il riconoscimento pieno del diritto di esistenza, di azione, di controllo delle opposizioni nei confronti della maggioranza. Ed ugualmente sarà necessario il più accentuato e razionale dei decentramenti.

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