Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

CRISTIANESIMO E BUON GOVERl'/O società, fa parte della sostanza stessa di un regime veramente democratico. Inoltre il mancato rispetto delle forme democratiche, come si è confermato in questi ultimi trent'anni, dopo che lo avevano dimostrato i tentativi compiuti fra il primo e il diciottesimo secolo, crea occasione favorevole a ricadere nell'arbitrario asservimento dei consociati ai disegni errati dei dirigenti non controllati dal pubblico. In peggio, rispetto alle esperienze non formalistiche dei secoli I-XVIII, le esperienze non formalistiche di questi ultimi trenta anni hanno dimostrato di quali amari frutti siano apportatrici le ideologie materialistiche, qualora si pretenda inserirle a modificazione della concezione cristiana del bene comune. 5. Il tempo della democrazia integrale. - Le insufficienze del terzo tentativo compiuto di dare al mondo una forma di Stato capace di realizzare il bene comune inducono a ·meditare sul valore positivo delle esperienze precedenti. Ma la certezza delle insufficienze dei tentativi compiuti prima di questi ultimi trenta anni fanno pensare alla· necessità di realizzare finalmente un tipo completo di democrazia. I tentativi dei secoli XVIII e XIX, definibili come tentativi di realizzare una democrazia politica, appaiono inadatti a produrre un sostanziale beneficio per tutti. D'altro canto i tentativi antichi e recenti di realizzare una democrazia definibile, ed anzi definita dagli ultimi sostenitori, come economica, hanno portato ad obliare il diritto di tutti di partecipare liberamente alla determinazione del destino e del bene comune. Si presenta oggi la possibilità di compiere un ulteriore passo avanti. Si tratta di compiere il passo che fino ad ora nessuno nei tentativi precedenè ha compiuto. Si tratta in fondo di trarre tutte le conseguenze possibili dal germe rivoluzionario contenuto nel Messaggio evangdico. E questa coerenza estrema con i primi principi porta direttamente ad una democrazia integrale, l'unica vera democrazia, l'unica capace di raggiungere i fini sostanziali e di rispettare le forme di una società intimamente democratica. E questa democrazia integrale è l'unica capace di rispettare la legge dell'amore del prossimo implicante la vocazione communitaria della persona e la legge del primato della persona, implicante la vocazione personalistica dello Stato. Fino ad oggi non sono stati compiuti che dei tentativi per realizzare uno Stato capace di conseguire il bene comune. Dall'esame degli errori commessi risulta che in ogni caso si sbagliò per unilateralismo, confondendo la forma con la sostanza, oppure dimenticando che la forma era una garanzia perchè si ottenesse la sostanza. È venuto il tempo. di realizzare completamente la società adatta alJ'uomo integrale.

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