Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

GAETANO DE SANCTIS tadini non rei d'altro che di essere ritenuti pericolosi o sospeùi al regime. Quanto alla repubblica ateniese, questa non ricorse a siffatte procedun: arbitrarie che assai di rado; e inoltre, pur senza fare l'apologia dell'ostracismo, va notato che esso non includeva alcuna nota d'infamia, nè confisca di beni. Gli ostracizzati poi in generale non passarono, come sovente accade ai fuorusciti, dalla parte di quelli che combattevano contro la loro patria: tipici a tal riguardo gli esempi di Santippo, di Aristide e di Cimone. E l'ultimo degli ostracizzati, lper~olo, pagò con la vita, cadendo sotto il pugnale dei reazionad, la sua fedeltà nell'esilio alla democrazia. Creato, secondo le nostre fonti, per evitare il pericolo che l'uomo politico più potente si aprisse la via al dominio personale, l'ostracismo in realtà servì di regola soltanto come correttivo all'altro pericolo, cui vanno incontro le democrazie, che l'opposizione, se potente e faziosa, turbi cd impedisca ogni attività di governo. A tal fine lo adoperò Temistocle quando per attuare il suo programma navale, al quale si deve soprattutto la salvezza di Atene e della Grecia nella guerra contro i Persiani, ebbe a superare la opposizione di Aristide e più tardi Pericle quando, per attuare il suo programma d'imperialismo all'estero e di maggiore giustizia sociale all'interno, dovette superare prima l'opposizione di Cimane e poi quella di Tucidide, figlio di Melesia. Onde, senza lodar questo mezzo di assicurare al partito predominante la possibilità di attuare i suoi piani politici, dobbiamo però riconoscere che, quando l'ostracismo venne meno, cioè nel IV secolo, la possibilità di una politica coerente, lungimirante, fattiva si trovò in Atene assai menomata. Queste le luci e le ombre del più insigne esperimento democratico che sia stJto compiuto nell'antichità. Di esso non può darsi un giudizio storicamente spassionato se non si misurano gli effetti che quell 'esperimento ebbe nella storia di Atene e in quella della Grecia, non gli effetti strettamente politici soltanto, ma quelli altresì nel campo della cultura: ricerca attraente, ma ardua, che implica un giudizio di valore intorno a taluni degli aspetti più imponenti dell'antica civiltà e ad alcune fra le più drammatiche vicende nella storia del mondo civile. GAETANO DE SANCTIS

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