SALVADOR! E D'ANNUNZIO (con lettere inedite) Gabriele d'Annunzio ha parlato, nel Fuoco, di un amico adombrato uel personaggio di Daniele Glauro, che definisce con i molti appellativi di « dottor mistico», « sottile esegeta», « fratello pensoso», « dolce filosofo», ,, candido e -fervidissimo spirito», «contemplatore»; e rapprcs~nta, vigorosamente, con guella sua « enorme fronte meditativa che pareva gonfi::i d'un mondo non partorito». Ma questo « fervido e sterile a~ceta della Bellezza», non è, come gualcuno potrebbe ritenere per certi tratti la imaginifica trasfigurazione di Giulio Salvadori, uno dei primissimi sodali che egli ebbe in Roma, alla sua disc,esa dal nativo Abruzzo. Di Giulio Salvadori, singolare pur nel suo umano profilo, il d'Annunzio, che si valse di guasi tutte le figure conosciute per materia della sua arte, non sembra mai ricordarsi. Appena gualche volta ne fece il nome, negli anni giovanili, 5crivendo in pubblico; e altrettanto raramente, almeno da quanto finora è noto, lo richiamò in lettere a comuni amici. Qual significato, sentimentale e spirituale, abbia guesto silenzio, che non pare semplice dimenticanza, è forse troppo presto dire, sia perchè i carteggi Dannunziani restano in gran parte da raccogliere, sia perchè molte ombre velano ancora l'animo profondo dello scrittore, che guasi sempre impose a se stesso una maschera contraddittoria e ingannevole. li Salvadori, per suo conto, ebbe a scrivere più volte dell'amico in periodici letterari, prima ciel suo mutamento; e neppure dopo questo, rifuggì dal rivolgersi a lui pubblicamente, all'apparizione di gualche sua opera della prima maturità. Ne portò poi sempre il ricordo in cuore, con una longanime speranza e attesa, indirizzandogli in alcune circostanze lettere che qui per la prima volta escono in luce. Di guesta relazione innegabilmente singolare, per le diverse personalità e le opposte esperienze di vita, giova intanto raccogliere i documenti e le testimonianze, pur avvertendo che altro patrà ancora trovarsi. Gli atteggiamenti morali, specie del Salvadori riguardo al d'Annunzio, ne risultano in ogni maniera abbastanza ·definiti, e sono un'altra bella prova della generosità d'animo, meglio della
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