Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

LA f IN E DEL MACH I A V EL LI SMO < 0 1. Il machiavellismo di Machiavelli. - È come filosofo e dal punto di vista dell'etica politica che vi proporrò qui le mie riflessioni sul machiavellismo. Non ignoro che pensatori illustri, in Italia come in altri paesi, considerano Machiavelli come il padre della moderna scienza della politica, e non ho alcuna intenzione di contestare simile opinione; mi sento piuttosto portato a domandarmi se la scienza moderna della politica merita veramente il nome di scienza politica o di saggezza politica. Machiavelli, secondo me, ed è questo che fa la sua grandezza, ha detto la verità su ciò che fanno gli uomini. Ma tra ciò che gli uomini fanno e quello che dovrebbero fare - intendo per fare una buona politica -- c'è una differenza notevole; e credo che Machiavelli, pur dicendo la verità su ciò che fanno il più sovente i principi e gli uomini di Stato, ha indirizzato nello stesso tempo la scienza politica e la filosofia politica su due vie radicalmente sbagliate. Non è detto infatti che ciò che .fanno il più sovente i principi e gli uomini di Stato sia una· buona politica, come non è detto che ciò che fanno di solito gli uomini nella loro condotta morale privata sia una buona condotta morale. È dunque il machiavellismo che ho intenzione di esaminare in que5to saggio. Per quanto riguarda Machiavelli sono necessarie alcune osservazioni preliminari. Gli sono stati consacrati innumerevoli studi, di cui alcuni ottimi. Nel XVI secolo Giovanni Bodin ha criticato il Pri11cipe con acume e profondità. Più tardi Federico il Grande di Prussia doveva scrivere una confutazione di Machiavelli per esercitare in maniera ipermachiavellica la sua ipocrisia e proteggere il suo cinismo col mantello ( 1 ) Quc.:stostudio è s.tato scritto in inglese ed è apparso nclb Revieiv o/ Politics, J:rnuary, 1942. F.r:i stato prcsentnto in formo. :1bbrcviata per la discussione su c1 J,l posto dell'etica nella scienza sociale >1, tenutasi in occasione delle feste dei cinqu:rntcn:trio dcll'Uni\ 1crsità di Chicago, il 26 settembre 1941: Presidente John U .. tcf. G1i altri oratori er:100 il Presidente R. M. llutchinson, R. H. Tawncy e C. H. Mcllwain. Un::itraduzione fr:inccsc è st::ita pubblic::ita in Now et Vcterll, Rc11uccatholiquc pot1r !t1 Suisse romande. :1prilc-giugno 1942, e raccolta nel rnlumc: Priuàpes d'une politiquc lr1111umis1e, F.ditions dc- la Maison fr:rnçaisc, New York, 1944, pp. 173 ss. Nel prcsrmc :inicolo, :il tcsw origin:ilc sono st:itc ::ipporl:itcv::iric::iggiuntce corrczi0ni.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==