Quaderni di Roma - anno I - n. 1 - gennaio 1947

NELLO VIAN d'Annunzio fatto da Guido Mazzoni in Poeti giovani (1885), amava ripetere che l'antico suo compagno aveva il « cuore buono »; aggiungeva che era « debole », nè lo aveva sorretto un alto e puro amore di donna. A guella parte veramente segreta e ai più ignota della sua anima,. egli tentò per suo conto di penetrare, guando posava un poco la bufera del piacere e della gloria, e ne sorgeva, acre, la tristezza. Con immagine che pur dice la riverenza, lo chiamava finalmente « un bel tempio profanato » CJ>>. Questi il sentimento e l'azione spirituale di Giulio Salvadori per Gabriele d'Annunzio. Ma guale sia stato l'animo di guesto per il primo, particolarmente dopo l'episodio della Laus vitae, resta, come si è detto al principio, oscuro. In silenzio si mantenne con una specie di irritata ostinazione, tanto più singolare in lui, scrittore prodigo di lettere. Quasi a:Ja vigilia della morte, il Salvadori lo confidò a un amico: « ... da una trentina d'anni a guesta parte gli ho scritto alcune volte per dirgli certe verità che credo nessun altro abbia avuto il coraggio di dirgli, e anche per confessarmi d'avergli nella sua gioventù anch'io fatto del male. Non mi ha mai risposto. Non so guindi con che occhio mi guardi ... » <33 l. Tacque anche quando, nell'ottobre del 1928, gli fu partecipata la morte del sodale della prima giovinezza, e gli fu trasmesso un ultimo segno del mo ricordo, fedele in guesta vita e nell'eterna. Quando le figure morali di Gabriele d'Annunzio e di Giulio Sa!- vadori saranno meglio note~ si potrà misurare il significato più generale che ebbero nel loro tempo le dissimili e addirittura opposte esperienze di vita, rappresentanti quasi per simboli il contrasto antico e nuovissimo tra paganesimo e cristianesimo, tra umiltà presa come norma essenziale pratica e orgoglio tenuto come principio unico di azione, tra rinunzia assoluta e lussuria insaziata, tra povertà intima e vanità fastosa. Il cristiano eroico, nella carità alimentata fino all'ultimo dalla speranza, non · cessò di tendere al fratello lontano le braccia, levando per lui la preghiera e il sacrificio dell'espiazione al Padre che sta nei cicli <3•>. NELLO VJAN (p) D:1 ricordi comunic:ai lbl clott. Giulio \;.-irc:rni. (H) Lcttcr:1 :ul Agostino F:mori, Mibno, 11 gt:nn:1io 1928 (inedita). C.;-1) Le lettere inedite <ii Giulio Salv:1dori che si citano wno conservate quasi tutte nclb Ilibliou:ca Vaticana. In 9ucsto articolo è in parte incorporata J.:-i brc\'c introduzione che ho scritta nd cit. \'olumc 1--elterc aperu. per guclb A Gabriele d'A11mwzio.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==