Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

233 a. E' concepibile, per chi voglia un'«alternativa di sinistra», rinunciare, in un'economia neocapitalistica, a un sistema elettorale che tuteli rigidamente le minoranze politiche che sono espresse dalla società civile e rinunciarvi proprio nel momento in cui i l sistema politico italiano ha dimostrato, nelle elezioni dello scorso 26 giugno, una imprevista mobilità elettorale e politica? (prima di rispondere, è opportuno richiamare alla memoria le nefandezze compiutesi, in mancanza di una concreta opposizione, nel periodo dell'unità nazionale). b. E' concepibile, per chi voglia un'«alternativa di sinistra», rinunciare a uno stallo decisionale, che dipende — se e nei limiti in cui davvero esiste — fra l'altro anche dallo sgretolamento del blocco democristiano-moderato che ha ammorbato per decenni questo paese — con il serio pericolo di ricreare le condizioni perché questo blocco si ricostruisca, questa volta legalmente sostenuto e formalmente garantito? 2. Secondo Salvati e Stame, una riforma elettorale in senso (genericamente) maggioritario avrebbe l'effetto di far uscire il Psi dalla suacronica ambiguità, radicandolo in modo definitivo in una delle due aree che, per effetto della riforma, dovrebbero formarsi (blocco di sinistra e blocco moderato). Per ciò che mi riguarda, ho seri dubbi che questo risultato possaverificarsi; sia perché l'ambiguità è da tempo l'anima di questo partito, sia perché proprio con l'ambiguità e giocando su ogni tableau adisposizione (dal sovversivismo strisciante al reaganismo di sfondamento) questo partito si è costruito il suo ambiguo potere. Ma, a parte ciò, ho anche seri dubbi che una riforma elettorale in sensomaggioritario possa offrire la novità di un Psi senza ambiguità; mi sembra assai più probabile, al contrario, che essa rendendo decisiva per ciascuna delle due aree contrapposte un'alleanza con i socialisti, ne accrescasmisuratamente i l potere contrattuale, premiandone in definitiva, invece di eliminarne, la ambiguità e la propensione allo sfruttamento, mediante ogni sorta di compromesso, del proprio congenito trasformismo. 3. I I questionario proposto da Salvati e Stame muove dal presupposto di una situazione 'di stallo decisionale dell'attuale sistema politico italiano, che una riforma elettorale potrebbe rimuovere in sensopositivo (sempreché prevalga, ovviamente, l'alternativa di sinistra). Anche sulla validità di questo presupposto ho. peraltro, seri dubBibliotecaGinoBianco

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