Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

212 quinquennio durante i l quale l a nuova tecnologia microelettronica viene gradualmente inserita in sempre nuove apparecchiature, che dopo una fase sperimentale vengono ingegnerizzate e immesse sul mercato. Ma è soltanto agli inizi del decennio ottanta che la diffusione della microelettronica diventa di massa, con i l dilagare del personal computer e con la introduzione su larga scala di sistemi di controllo di processo e di controllo informativo nelle unità produttive. L'espulsione dei 16.000 dalla Fiat (e la relativa «marcia» dei 40.000) della fine del 1980, rappresenta i l punto centrale ed emblematico della fase di ristrutturazione accelerata, che ha i suoi punti di forza nell'introduzione d i innovazione tecnologica a risparmio d i lavoro, con caratteri di flessibilità e di maggior controllo sull'intero processoproduttivo. L'introduzione dei sistemi Digitron e Robgate alla Fiat (1979 e 1980) e di alcune linee robotizzate alla stessa Fiat e all'Alfa Romeo, anche se non provoca, di per sé, espulsione diretta di forza lavoro, è la spia di una tendenza graduale ma inarrestabile alla ristrutturazione del ciclo che spiazza le vecchie conoscenze e strategie del movimento operaio e sindacale. E' proprio questa evidenza ormai innegabile che rianima i l dibattito, che costringe a riflettere su quello che sta avvenendo ed a ipotizzare che cosa altro potrebbe avvenire. A questo dibattito ancora abbastanza interno al mondo imprenditoriale, sindacale, politico e scientifico, si aggiunge, alla fine del 1982, l'esplosione dell'interesse del pubblico di massa per la innovazione microelettronica. Si tratti del personal computer, definito da «Time» del dicembre 1982 «uomodell'anno», del videogame e del cinema elettronico, delle macchine per l'office automatico o della automobile che è in grado di dare avvertimenti a voce, una massa ormai enorme di persone si trova a «usare» e talvolta ad «essere usata» da una apparecchiatura che contiene un microprocessore. Meraviglie della tecnica, preoccupazioni per il destino del lavoro e della socialità, recriminazioni per le occasioni produttive perse o ritardate si mescolano e si intrecciano nel dibattito di massa, sui quotidiani, i rotocalchi, le trasmissioni televisive, i discorsi dei giovani e delle donne. I saloni dell'elettronica e dell'automazione vengono presi d'assalto da torme di ragazzotti di apparenza tutt'altro che borghese, che abbandonano i l reverenziale timoreverso il sacro computer, provano, digitano, chiedono e leggono depliants, confrontano prestazioni e prezzi, tal quale come facevano finora al salone dell'hi-fi o della moto. Questadimensione di massa, se ha avuto i l merito di far conoscere al grande pubblico un fenomeno indubbiamente rilevante, ha avuto anche i l limite di sensibilizzarlo ai problemi che questo fenoBiblioteca Gino Bianco

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