206 Si può persino essere i n empatia con essi. Lo stesso vale anche per la sensazione di non essere una persona o, con le parole di Kohut, di una mancanza della struttura psichica o del sé. Non vorrei essere frainteso. La mia opinione non è che tali stati e emozioni si sviluppino sempre in seguito all'uso di una sostanza proibita. Tuttavia dovremmo avere piena coscienza che quelle che definiamo emozioni patologiche possono avere etiologie fondamentalmente diverse. L' incidenza riscontrata i n individui dipendenti da eroina non è sufficiente da sola a individuarne l'etiologia i n processi mentali preesistenti alle conseguenze dell'uso illegale dell'eroina. Le osservazioni d i questi teorici delle emozioni hanno conservato la loro utilità. Tuttavia i l quadro teorico in cui possono essere inserite è cambiato. La spiegazione del comportamento del tossicodipendente non deve essere cercata nei processi patologici che si sono instaurati nell'individuo, ma in una polimorfica interazione sociale tra un ambiente escludente e una persona a cui è successo di amare molto una sostanza illegale. E' questa interazione che è patogena per gli individui normali e dà origine al problema della dipendenza da eroina quale lo conosciamo oggi. (hello che intendo dire è, in sintesi, che i l junkie tipo ha alcune caratteristiche che potrebbero essere descritte come patologiche, ma che invece possono essere descritte meglio come adattamenti emotivi imposti a un individuo normale. I n alcuni tossicodipendenti è presente una particolare patologia psichica, ma generalizzare questo quadro a tutti i consumatori di eroina è davvero cattiva scienza. Tuttavia queste argomentazioni non spiegano perché alcuni individui diventino tossicodipendenti e al tr i no. E ' questo i l difficile problema posto dal rifiuto dell'a priori psicologico. Subcultura Nel saggio sui possibili rapporti causali t ra processi psicologici euso non medico delle droghe, Schuster, Renault e Blaine sostengono che non c'è ragione di supporre che l'uso degli oppiacei non possaessere un comportamento umano normale. 11 problema è di spiegare perché nelle nostre culture è considerato anormale. Suggeriscono che siano dei fattori sociali a trasformare l'uso di oppiacei i n un'eccezione e raccomandano delle ricerche per individuare tal i fattori e i l loro modo di operare [171. Pur concordando con Schuster e gli altri, ci si potrebbe chiedere come sia possibile che i fattori sociali di cui parlano vengano in molBiblioteca Gino Bianco
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