Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

203 pendente da eroina perde sempre di più le fonti essenziali degli stimoli. Sonoprecisamentequesti stimoli checonsentono a una persona di conservare una certa continuità e una certa struttura in quanto persona.Riferendosi a Rapaport, Zinberg suppone che la relativa autonomia dell'Io in rapporto all'Es e all'ambiente sia compromessa odanneggiata da questa deprivazione di stimoli sociali. Da questa condizione ha origine la trasformazione del consumatore di eroina in junkie. L'origine del comportamento junkie non viene individuata nellecaratteristiche patologiche latenti della personalità, ma nelle potenti forze ambientali che escludono l'individuo dalle forme standard di relazioni sociali, etichettandolocomeestremamentedeviante epersino pericoloso. Insomma, una specie di esilio in una Siberia tra la gente. Pochi riuscirebbero a restare «normali» in circostanze del genere. Vorrei anzi aggiungere che per spiegare la sensibilità alla deprivazione di stimoli è necessariosupporre un alto grado di «normalità». L'argomentazione di Zinberg, pur non uscendodall'ambito dellapsicologia, mette fine alla supremazia della teoria psicologica nella spiegazione del comportamento junkie. Eora Leuw. Leuw ha pubblicato un'analisi chiara e importante della formazione sociale del cosiddettoproblema dell'eroina, ma riassumerla in modo adeguato esula dalle possibilità di questo articolo. Mi limited) a tratteggiare qualche aspetto che integra l'opinione di Zinberg. Leuwadotta largamente la teoria criminologica della stigmatizzazione, che distingue tra devianza primaria e secondaria. Nel caso del consumo d'eroina la devianza primaria consiste nell'uso di una sostanzache è considerata dal punto di vista sociale diabolicamentepericolosa. Anche se è del tutto possibileconsumare eroina in modo non appariscente in uno stile di vita perfettamente integrato, la devianza si trasforma quasi sempre da primaria in secondaria. Per una moltitudine di ragioni la devianza primaria genera reazioni sociali di repressione e di rifiuto. L'espulsione e il conver- &rite isolamento del consumatore di eroinamettono in moto un processo di devianza secondaria. In tale processo la devianza diventa «la definizione totalizzante di un individuo», «per sé come per i l proprioambiente» [14] .Anche per Leuw il rifiuto sociale non solo diminuisce la gamma del comportamento adattivo, ma pare anche determinarne in misura notevole i contenuti. Zinberg, a differenza di Leuw, ricorremaggiormente al dettagliopsicologico, ma per entrambi né l'eroina in quantosostanza né isupposti disordini psicologici dell'individuo spiegano i l comportaBiblioteca Gino Bianco

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