Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

121 tonomo e individuato» e. implica la «possibilità di uno sviluppo psicologico e di una creazione culturale 'generate' più che costruite» (22). Sarà così, ma l'importanza sociologica dell'opera della Chasseguet-Smirgel consiste tutta nella vivace descrizione delle condizioni culturali che incoraggianouna soluzioneregressiva, e scoraggianouna soluzione di sviluppo e d'evoluzione del problema della separatezza, condizioni che sonoesattamente quelle dominanti oggi. «Per essere di nuovo in unione con l'ego, — scrive l'autrice — l'ego ideal può scegliere la via più breve, quella più regressiva, o quella dell'evoluzione». 11desiderio si nutre degli ostacoli, e la frustrazione può spingere il bambino sulla via del complessod'Edipo, in cui i l desiderio di simbiosi si associa con una nuova fantasia di riunione incestuosa con la madre. D'altro canto, «se la madre ha ingannato il figlio, facendogli credere di essere, con la suasessualità infantile pregenitale, unpartner a lei adeguato... il suo ego ideal, invece di concentrarsi sul padre genitale e sul suo pene, resterà legato a un modello pregenitale» (23). Secondo la Chasseguet-Smirgel, il tentativo di «ristabilire la fusione tra l'ego e i l suo ideale rifiutando lo sviluppo» si manifesta drammaticamente in certe forme di psicologia di gruppo. Mentre Freudvedeva nel gruppoessenzialmente una reincarnazione dell'orda primitiva, con il leader in quanto figura paterna e i membri del gruppo in quanto fratelli, la Chasseguet-Smirgel suppone che la fantasia dominante di molti gruppi sia quella d'una ri-unione collettiva con la madre.11movimento nazista, per esempio, «era orientato più su una deamadre... che su Dio Padre. In gruppi di questogenere si pub notare l'eliminazione completa del padre e dell'universopaterno, nonché degli elementi riferibili al complessod'Edipo». La psicologia di grupponel mondomoderno si basa più sul bisogno d'illusione che sul bisogno di leadership, e l'ideologiamoderna serve a promuovere l'illusione di massadell'onnipotenza. I gruppi tendono a sceglierecome leader non tanto l'uomo d'azione, la figura paterna dominante, ma il maestro illusionista, abile nella propaganda e nelle arti istrioniche, chedà ad ogni membro del gruppo «la possibilità di credere di non dovercrescere, né di doversi identificare con il padre» (24). LaChasseguet-Smirgel conclude il suo saggiosull'ego ideal con unediscussione sulla religione e la scienza.Secondo l'autrice, infatti, 22. Engel, cit., pp. 101-102. 23. Chasseguet-Smirgel, «The Ego Ideal», cit., pp. 356-358. 24. Mid, pp. 358, 362, 364. Biblioteca Gino Bianco

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